AMD svela un PC da 249 dollari

AMD svela un PC da 249 dollari

Un chippetto a bassissimo consumo e clock d'altri tempi, un sistema operativo ai minimi termini e un monitor VGA: questi gli ingredienti di un PC a basso costo che AMD intende proporre nei paesi in via di sviluppo
Un chippetto a bassissimo consumo e clock d'altri tempi, un sistema operativo ai minimi termini e un monitor VGA: questi gli ingredienti di un PC a basso costo che AMD intende proporre nei paesi in via di sviluppo


Sunnyvale (USA) – Con i mercati più ricchi ormai saturi di PC, le aziende dell’hi-tech stanno guardando con sempre maggior interesse ai paesi ad economia emergente. Fra queste anche AMD che nel corso della settimana toglierà i veli ad un computer all-in-one sotto i 250 dollari.

Chiamato Personal Internet Communicator (PIC), l’info appliance di AMD si rivolgerà in modo particolare a quelle famiglie che, nei paesi in via di sviluppo, hanno un reddito compreso fra i 1.000 e i 6.000 dollari l’anno.

Per tagliare il costo del suo computer, dalla dimensione e dalla forma di una piccola valigia trolley, il chipmaker lo ha basato su di un processore Geode GX 500 a 366 MHz e su di una speciale versione di Windows CE capace, grazie ad alcune estensioni, di far girare certe applicazioni scritte per Windows XP. Il sistema operativo integra un’interfaccia grafica, un client di posta elettronica, un browser Web, un client di instant messaging, un word processor e il supporto ai file PDF e PowerPoint e ai principali formati multimediali. Il sistema adotta poi 128 MB di RAM, un floppy drive, un hard disk da 10 GB, quattro porte USB, un monitor VGA da 15 pollici (opzionale) e una tastiera.

“Le performance di una macchina PIC sono davvero consistenti”, ha detto Steve Howard, un portavoce di AMD. “Il sistema si avvia in 25 secondi e, una volta caricato, consente di utilizzare il browser e le applicazioni per la creazione di documenti con prestazioni simili a quelle di un tradizionale PC”.

AMD non produrrà i PIC ma si limiterà a venderne lo schema di progetto. Le aziende che assembleranno tali sistemi dovranno fornire agli utenti finali anche servizi di accesso ad Internet localizzati e a basso costo.

Il progetto PIC fa parte dell’iniziativa “50×15” con cui AMD intende contribuire ad estendere, per il 2015, l’accesso ad Internet al 50% della popolazione mondiale. Il chipmaker ha affermato che oggi possono beneficiare della Rete non più del 10% degli abitanti del pianeta, stima forse troppo conservativa ma che disegna il digital divide tra il mondo ricco e quello povero.

PIC, che farà il suo ingresso in India e America Latina, verrà inizialmente prodotto da tre società, tra cui la statunitense Solectron . AMD conta di dare PIC in licenza ad aziende di telecomunicazioni e ISP di varie nazioni, tra cui Brasile, Cina, Messico e Russia: queste società potranno rivendere i sistemi PIC con il proprio marchio e controllarne processi di produzione, distribuzione e marketing, incluso il prezzo finale.

I chip Geode sono processori embedded a basso consumo capaci di far girare il codice x86 a 32 bit. Il modello utilizzato da AMD per PIC integra una cache L1 da 32 KB, un controller video e il supporto alle istruzioni multimediali MMX e 3DNow!, e consuma solo 1 watt. Di conseguenza, non richiede un dissipatore attivo.

Per spingere la diffusione dei computer nei paesi meno ricchi sono molti i produttori e le organizzazioni internazionali che, in questi anni, hanno proposto sistemi a basso costo, tra cui il famoso Simputer , il notebook Linux-based di HP
e un PC ad energia solare .

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Pubblicato il
25 ott 2004
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