La tecnologia spara immagini di Titano

La tecnologia spara immagini di Titano

La Cassini si è avvicinata come mai prima ad una delle lune di Saturno e sta trasmettendo alla Terra informazioni e immagini preziose. Grazie anche all'Italia
La Cassini si è avvicinata come mai prima ad una delle lune di Saturno e sta trasmettendo alla Terra informazioni e immagini preziose. Grazie anche all'Italia

Pasadena (USA) – Comprensibile l’eccitazione di queste ore nel quartier generale della NASA: i computer dei Jet Propulsion Labs stanno ricevendo tonnellate di dati di grande interesse su Titano, il maggiore dei satelliti di Saturno, raggiunto dalla sonda Cassini.

Al di là delle immagini mozzafiato, come quella qui sotto e quelle presenti in una speciale galleria che la NASA sta via via mettendo a disposizione, la Cassini sta trasferendo informazioni inedite sull’atmosfera del pianeta, con l’ambizione di spingersi ben oltre.

Durante il primo avvicinamento, a cui ne seguiranno altri, la sonda ha potuto mettere a fuoco una parte della superficie di Titano e dare l’immagine di un continente a cui è stato dato il nome di Xanadu, una terra su cui sono state individuate catene montuose, colline, pianure ed enormi bacini.

Titano (immagine NASA/JPL/Space Science Institute) La Cassini sta navigando ad una altezza di circa 1.200 chilometri rispetto alla superficie di Titano, una distanza che le consente di scoprire cosa si cela sotto la turbolenta atmosfera della luna di Saturno.

E non è finita qui. Per completare la propria missione pluriennale attorno a Saturno e ai suoi satelliti, la Cassini tornerà ancora su Titano verso il quale alla fine di quest’anno lancerà una propria sonda, la Huygens, che a gennaio dovrebbe iniziare a fornire informazioni dalla superficie. Uno degli scienziati NASA ha scherzato sulla cosa, spiegando che il lavoro di questi giorni consentirà di capire se quello della Huygens sarà un atterraggio o, piuttosto, un tuffo. La Huygens è una creatura realizzata e manovrata dall’Agenzia Spaziale Europea. Ed è da segnalare che l’antenna di trasmissione che consente alla Cassini di spedire alla Terra queste incredibili immagini è uscita dai laboratori dell’Agenzia Spaziale Italiana.

Il senso della missione su Titano sta tutta nelle specialissime condizioni del planetoide, molto simili a quelle della Terra degli albori. La speranza è di trarre non solo informazioni sul satellite ma anche sulle dinamiche antiche che sotto il profilo chimico dominavano il nostro pianeta prima dell’avvento della vita. “Ci aspettiamo – hanno dichiarato i ricercatori – che gli strumenti a bordo della sonda superino la densa atmosfera e rivelino un nuovo mondo”.

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Pubblicato il 28 ott 2004
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