Email Certificata? Per i soliti noti

Email Certificata? Per i soliti noti

Importante presa di posizione di Assoprovider, che in una lettera denuncia i lacci che penalizzano gli operatori e fanno arretrare l'Italia
Importante presa di posizione di Assoprovider, che in una lettera denuncia i lacci che penalizzano gli operatori e fanno arretrare l'Italia


Roma – Riceviamo e volentieri pubblichiamo una lettera dell’associazione indipendente dei provider Assoprovider indirizzata alle istituzioni sulla vicenda scottante della Posta Elettronica Certificata (PEC), strumento che può approfondire il digital divide tra Italia e paesi più avanzati

Al Presidente del Senato della Repubblica
Prof. Marcello Pera

Al Ministro per l’Innovazione e le Tecnologie
Dr. Lucio Stanca

Ai Gruppi Parlamentari del Senato

Oggetto: Regolamento concernente disposizioni per l’utilizzo della posta elettronica certificata (n. 406).

Signor Ministro, Signor Presidente del Senato, Signori Senatori, è con viva preoccupazione che seguiamo il dibattito in atto presso la 1a Commissione Affari Costituzionali del Senato della Repubblica in merito al regolamento in oggetto. In particolare ci preoccupa l’orientamento da parte di alcuni componenti della Commissione in merito ai requisiti necessari da soddisfare da parte dei gestori di Posta Elettronica Certificata (di seguito PEC).

Assoprovider, come ormai noto, è una Associazione di categoria di piccoli e medi Operatori di Telecomunicazione Autorizzati (OTA) che hanno creato l’utenza Internet italiana e continuano ancora oggi ad essere presenti sul territorio e ad affiancare quelle piccole e medie aziende (che più volte vengono definite “spina dorsale dell’economia italiana”) ad utilizzare al meglio le nuove tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione.

Le aziende associate ad Assoprovider, pur avendo svolto egregiamente il proprio compito di “animatori economici del territorio”, operando ad un livello tecnico ed amministrativo non sempre raggiunto da operatori di più grosso calibro, si vedrebbero tutti esclusi, ma sarebbe meglio dire “estromessi”, dal poter fornire un servizio di Posta Elettronica Certificata a quelle aziende ed a quei professionisti della cui fiducia godono da anni per la qualità dei loro servizi.

Aggiungiamo che molte delle aziende iscritte ad Assoprovider hanno già implementato un servizio di PEC sui loro server superando egregiamente i test di funzionalità e di interoperabilità condotti in collaborazione con il CNIPA. A dimostrazione dell’elevata preparazione tecnica di queste aziende che quotidianamente cercano di migliorarsi con grossi sacrifici ed assunzione di responsabilità.

Assoprovider si vede ancora una volta costretta a sensibilizzare chi è chiamato a scrivere le regole per l’utilizzo di questo nuovo e prezioso strumento tecnologico a non tagliarli le gambe prima ancora che sia nato. Limitare la possibilità di poter fornire un servizio di PEC solo a coloro che hanno i requisiti per poter essere delle Certification Authority per il rilascio di firme digitali porterà sicuramente ad una atrofizzazione dello strumento, rischiando un nuovo, pericoloso digital divide tra il nostro Paese e gli altri partner europei.

Volendo “pensar male”, anche se è peccato, potremmo dire che quanto si va delineando è “perseguito” da quei pochi che hanno tutto l’interesse perché le cose vadano in un certo modo.

Assoprovider fa proprie le parole del Ministro Stanca, che nel corso della 434a seduta del 06/10/2004 ha affermato:

“Secondo il provvedimento in esame, dunque, la posta elettronica certificata è un servizio di “trasporto”, che si basa sulla comune posta elettronica, in grado di fornire ricevute opponibili a terzi che attestino sia l’invio, sia l’avvenuto recapito di un messaggio. Ciò avviene in un ambiente dotato delle più elevate forme di sicurezza informatica, tali da preservare tutti gli elementi della trasmissione, al fine di fornire alla stessa il necessario valore giuridico. L’importanza del servizio richiede che tale attività possa essere esercitata solo da soggetti particolarmente qualificati, autorizzati dal Centro nazionale per l’informatica nella pubblica amministrazione (CNIPA)”.

Non vediamo, quindi, quale sia la necessità di porre ulteriori limitazioni.

Invitiamo, quindi, a non prendere decisioni che escludano dal Mercato chi ha già dimostrato di poter e saper fornire un servizio di Posta Elettronica Certificata, superando tutti i test condotti dal CNIPA.

Ci auguriamo che questo nostro appello venga accolto e rinnoviamo da parte nostra la massima disponibilità alle Istituzioni per risolvere problemi e trovare soluzioni realmente efficaci e al tempo stesso coerenti con il dettato costituzionale e con le regole del Mercato.

Matteo Fici
Presidente Assoprovider

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Pubblicato il
2 nov 2004
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