L'FBI prova i crack della Lanterna Magica

L'FBI prova i crack della Lanterna Magica

Si chiama proprio così il software di attacco informatico che viene sviluppato dalla polizia federale americana. Per entrare nei computer dei sospetti
Si chiama proprio così il software di attacco informatico che viene sviluppato dalla polizia federale americana. Per entrare nei computer dei sospetti


Washington (USA) – C’era una volta Carnivore, il sistema di intercettazione e monitoraggio delle comunicazioni elettroniche americano, ma pare che all’ FBI non basti più. La polizia federale americana sta infatti sviluppando un nuovo software, chiamato “Magic Lantern”, pensato per entrare nei computer dei sospetti e fornire non solo testi e documenti ma soprattutto chiavi di accesso, password e modalità di decifrazione dei documenti crittati.

Eh già, perché all’ FBI non basta poter ottenere a richiesta un certo documento o tutti i documenti in partenza o in transito presso il computer o la postazione di lavoro di un sospetto, ma serve poter leggere anche quei materiali che sono protetti da potenti mezzi di cifratura. Da qui la necessità di una Lanterna Magica in grado di fare, appunto, una magia.

In realtà di magico c’è davvero poco in uno strumento pensato per individuare quanto è contenuto in materiali steganografati o in file cifrati. Magic Lantern installa sul computer del sospetto un software di snooping (“keylogging”) capace di registrare tutti i tasti che vengono premuti sul computer. Monitorando i tasti, infatti, si possono ottenere tutte le informazioni desiderate sulle attività del soggetto sottoposto a controllo.

Il software può essere inviato sul computer indiziato anche con una email contenente un virus ma può naturalmente anche essere installato dai cracker dell’ FBI, sfruttando vulnerabilità e vie d’accesso nei software installati dall’utente-indagato sulla propria macchina.

Secondo quanto riportato dalla MSNBC, Magic Lantern non è che uno dei progetti in via di sviluppo presso l’ FBI e fa parte di un progettone più ampio, chiamato “Cyber Knight”. Questo sarebbe un database capace di selezionare e comparare i dati raccolti dai software FBI come Carnivore o Magic Lantern sotto pressoché qualsiasi forma: chat, instant messaging, email, telefonate via internet. E sarebbe anche capace di accoppiare le chiavi di decifrazione “snoopate” con i documenti da decifrare.

Va detto che questo momento per l’ FBI è il migliore per sviluppare questo genere di tecnologie. Dopo l’11 settembre è mutato il clima e, come si ricorderà, solo poche settimane fa il presidente americano George W. Bush ha firmato il “Patriot Act”, una legge che concede alle forze di polizia molto più potere d’azione, derogando a principi di libertà precedentemente ritenuti intoccabili. Basti pensare che la Lanterna Magica dell’ FBI potrà essere installata sui computer dei sospetti senza l’intervento di un giudice: basterà una richiesta dal procuratore dello stato in cui avviene l’indagine.

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Pubblicato il 22 nov 2001
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