XML per Office aperto, per sempre

XML per Office aperto, per sempre

Lo promette Microsoft, che risponde così alle sollecitazioni dell'Unione Europea. Interoperabilità e licenza priva di royalty nei formati di documenti XML prodotti con Office
Lo promette Microsoft, che risponde così alle sollecitazioni dell'Unione Europea. Interoperabilità e licenza priva di royalty nei formati di documenti XML prodotti con Office


Redmond (USA) – Nulla deve ostacolare la diffusione dei formati di documenti Office basati su XML: questa la strategia che Microsoft ha voluto confermare rispondendo alle sollecitazioni dell’Unione Europea. L’azienda ha infatti confermato che gli schemi XML dei propri formati saranno per sempre disponibili su licenza libera da qualsiasi royalty.

Non solo. Il big di Redmond ha anche assicurato che fornirà tutta la documentazione necessaria alla realizzazione di software di terze parti che possano leggere il formato XML dei prodotti Office e che anzi ne incoraggerà la realizzazione. Non è d’altra parte inatteso l’interesse di altri produttori in questo senso visto che Sun Microsystems già da alcune settimane ha rivelato la propria intenzione di realizzare i filtri ad hoc per StarOffice e OpenOffice.

Ciò su cui Microsoft ha preferito non seguire le indicazioni dell’Unione riguarda invece la presentazione degli schemi XML ad un organo di standardizzazione esterno. L’azienda ha infatti preferito la via dello sviluppo interno delle specifiche spiegando di voler così mettere a frutto le proprie competenze in materia di mantenimento della retrocompatibilità.

Nelle prossime ore, già oggi in realtà, Microsoft dovrebbe rendere pubblica la lettera che contiene queste decisioni e che l’azienda ha trasmesso nei giorni scorsi alla Commissione Europea. Una lettera con cui il colosso del software ha voluto rispondere alle indicazioni emerse dal lavoro dell’Ufficio per l’interoperabilità della Commissione.

Il motivo essenziale dell’appello della Commissione per formati standard è quello di sempre, ovvero la necessità per le amministrazioni dei paesi membri di mantenere i propri database il più possibile accessibili ai diversi soggetti che nel tempo vi devono poter accedere nei diversi paesi.

“C’è un nuovo mondo che sta facendosi avanti – ha dichiarato a questo proposito Jean Paoli, che non è soltanto il responsabile dell’architettura XML in Microsoft ma è anche uno dei padri di XML 1.0 – i Contenuti sono posseduti dall’utente e non dal software. E questo è molto importante. Tutti i contenuti possono essere creati con Office e ora archiviati in sicurezza con l’XML, con la possibilità di interagire non solo con altre applicazioni desktop ma anche con software di back-end”.

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Pubblicato il
8 nov 2004
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