Grande retata contro il pedoporno sul P2P

Grande retata contro il pedoporno sul P2P

Sono migliaia le persone coinvolte e decine gli arrestati in 65 diversi paesi, tutti con l'accusa di aver fruito, prodotto, diffuso immagini di pornografia infantile. Inchiesta della Procura di Venezia sul P2P
Sono migliaia le persone coinvolte e decine gli arrestati in 65 diversi paesi, tutti con l'accusa di aver fruito, prodotto, diffuso immagini di pornografia infantile. Inchiesta della Procura di Venezia sul P2P


Venezia – C’è la sensazione di aver dato un segnale di enorme importanza nella città lagunare all’indomani dell’annuncio di una operazione internazionale contro la pornografia infantile, indagine che per ampiezza e caratteristiche non ha precedenti .

L’operazione Canalgrande , condotta dalla Polizia Postale e coordinata dalla Procura di Venezia, ha portato a denunce, sequestri ed arresti in 65 diversi paesi del mondo . Le polizie internazionali, in collaborazione con Interpol ed Europol, hanno effettuato blitz in quasi tutti i paesi europei, ma indagini sono state condotte anche in America, Asia, Africa ed Oceania.

Stando a quanto riferito in una conferenza stampa con cui ieri è stata presentata l’operazione coordinata dal sostituto procuratore veneziano Maria Rosaria Micucci, i blitz nei diversi paesi e in Italia sono stati effettuati a partire dalle prime ore di ieri mattina e sono proseguiti per l’intera giornata. Solo in Italia sono stati coinvolti almeno 400 uomini delle forze dell’ordine, che a fine giornata avevano effettuato cento perquisizioni su tutto il territorio nazionale e quattro arresti . Sequestrate anche grandi quantità di materiale informatico, da computer a supporti ottici, che contenevano il materiale illegale.

Di interesse segnalare come l’indagine che ha portato all’individuazione delle migliaia di persone che risultano coinvolte nell’inchiesta sia nata dall’intercettazione di un giro di pornografia infantile sulle reti del peer-to-peer .

La Polizia Postale di Venezia, infatti, nel dicembre del 2003 era riuscita ad inserirsi in un giro di sharing di materiale illegale che avveniva attraverso uno dei più celebri software di condivisione . In pochi giorni, hanno spiegato gli agenti, sono state individuate migliaia di immagini e video pedopornografici, che hanno per protagonisti persino neonati e bambini fino a 10 anni. Come sempre accaduto nelle inchieste di questo tipo, anche in questa occasione gli abusi rilevati sono stati compiuti su bimbi di molti diversi paesi, che gli autori del materiale hanno coinvolto in attività sessuali tra di loro o con adulti.

Stando a quanto rilevato dalla Polizia Postale, la richiesta per questo genere di contenuti è elevatissima , cosa che ha consentito di individuare moltissimi fruitori di queste immagini sparsi appunto sui cinque continenti. Stando a quanto reso noto, in Italia tra gli indagati anche un pugno di minori che in forza della giovane età non saranno perseguiti.

Secondo gli inquirenti, l’operazione di ieri è parte di una “articolata strategia di contrasto al fenomeno della diffusione per via telematica della pornografia minorile sviluppatasi per oltre un anno in uno dei servizi più conosciuti della rete”. “Fra gli indagati – è stato detto – oltre a soggetti già coinvolti in indagini su reati sessuali nei confronti di minori o in tema di pornografia minorile, anche liberi professionisti, pubblici dipendenti, studenti nonché persone impegnate in attività a diretto contatto con ambienti giovanili, cioè proprio coloro che dovrebbero dare l’esempio sono fra quelli maggiormente coinvolti”.

Non è ancora chiaro quanta parte degli arrestati e degli indagati sia ritenuta coinvolta direttamente nella produzione delle immagini.

Va detto, infine, che l’indagine non si ferma qui . Gli inquirenti sono stati infatti molto chiari sul fatto che quanto emerso in questa indagine ha dato la stura ad una serie di ulteriori attività investigative che proseguiranno nei prossimi mesi . Un annuncio che vuole suonare come un avvertimento verso chi fruisce di questo materiale, talvolta acquistandolo e dando così maggiore impulso alla criminalità che produce film e fotografie pedopornografiche.

Ieri anche in Spagna si è assistito ad una imponente operazione contro il traffico pedopornografico via Internet. La polizia di Madrid ha arrestato quasi 90 persone e sequestrato moltissimo materiale informatico, compresi migliaia tra DVD e CD che contenevano i prodotti illegali.

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Pubblicato il
26 nov 2004
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