Roma – L’autore di Nmap, uno dei più celebri tool gratuiti per smanettoni, ha messo in guardia i propri utenti del crescente interesse mostrato dall’FBI verso i log del proprio sito, insecure.org . Accedendo a tali file, le forze dell’ordine possono infatti raccogliere gli indirizzi IP di tutti gli utenti che hanno visitato il sito.
Il ventisettenne programmatore di Nmap, noto come Fyodor, ha rivelato in una mailing-list che, proprio di recente, l’FBI gli ha formalmente chiesto di poter visionare i file di log del proprio server. Lo scopo dei federali è evidentemente quello di risalire a qualcuno che potrebbe aver utilizzato Nmap per fini illeciti. Sebbene questo programma di per sé non faccia nulla di illegale, ed è anzi utilizzatissimo dagli amministratori di rete, le sue funzionalità sono spesso sfruttate dai cracker per studiare gli eventuali punti deboli di un sito o di una rete.
Fyodor sostiene di non aver dato all’FBI alcuna informazione, questo anche perché aveva già cancellato i file di log che gli erano stati chiesti. Quest’anno lo sviluppatore afferma di aver ricevuto dall’FBI una mezza dozzina di istanze ma sarebbe riuscito a dribblare ogni richiesta contestandone la forma o la mancanza di un regolare mandato.
Il programmatore dice di voler difendere la privacy degli utenti che scaricano il proprio tool con ogni mezzo a sua disposizione, tuttavia suggerisce ai più convinti difensori della propria privacy di utilizzare server proxy o altre tecniche che garantiscano, almeno in una certa misura, l’anonimato.
Nmap, il cui codice è open source, è in grado di scandire grandi reti di computer e ricavare informazioni quali il numero di host, i servizi e il sistema operativo che girano su ogni macchina connessa, il tipo di packet filter e firewall che proteggono la rete. Il software ha acquisito ancor più popolarità da quando ha fatto una breve comparsa nel film Matrix Reloaded.