La NASA spara ad una cometa

La NASA spara ad una cometa

Un proiettile da 311 milioni di dollari dovrà viaggiare per qualcosa come 268 milioni di miglia prima di raggiungere l'obiettivo, una cometa che potrebbe nascondere i segreti del Sistema Solare
Un proiettile da 311 milioni di dollari dovrà viaggiare per qualcosa come 268 milioni di miglia prima di raggiungere l'obiettivo, una cometa che potrebbe nascondere i segreti del Sistema Solare

Roma – E’ ormai certo che la NASA tenterà un’impresa finora senza precedenti e che sta suscitando grande attenzione. Si tratta infatti di sparare ad una cometa al preciso scopo di colpirne la superficie. Mezzo prescelto: un razzo.

La missione ha il nome emblematico di Deep Impact (“impatto profondo”), un nome da associare ad una pellicola, Deep Impact appunto, incentrata sull’assalto ad una cometa.

In realtà la NASA non ha alcuna intenzione di spendere 311 milioni di dollari del proprio budget per tirare al piattello: la cometa non subirà alcun danno, sostengono gli esperti, si tratterà soltanto di una scalfittura superficiale (un cratere di un centinaio di metri di profondità) che gli scienziati equiparano ad uno qualsiasi dei tanti impatti subiti dalla cometa nella sua diagonale astrale.

“Deep Impact – spiega la NASA – è una missione ambiziosa che vuole riuscire in una cosa incredibile: creare un buco sulla cometa Tempel 1 per vedere di cosa è fatta”. Non si tratta di una curiosità banale visto che le comete di questo genere si ritiene esistano fin dall’alba del nostro sistema solare. I componenti della cometa secondo gli scienziati potrebbero quindi essere gli stessi che hanno portato l’acqua e con essa la vita sulla Terra. “Le comete e il nostro pianeta hanno qualcosa in comune? – si chiedono alla NASA – Questa importante missione potrebbe rispondere una volta per tutte”.

Il Deep Impact Il razzo che dovrà riuscire nell’impresa, sarà lanciato tra il 12 e il 28 gennaio da Cape Canaveral. Viaggerà per sei mesi dopodiché due rilevatori a bordo studieranno il nucleo della cometa, orbitante tra Marte e Giove. Il nucleo potrebbe conservare intatti gli elementi che, in superficie, si sono modificati ad ogni passaggio “vicino” al Sole. Uno dei due strumenti, caratterizzato da una calotta di rame, sarà scagliato contro la superficie a 37mila chilometri l’ora il 4 luglio mentre l’altro rimarrà ad una certa distanza. Una ricostruzione video dell’impatto, così come previsto dalla NASA, è disponibile qui .

Da segnalare, infine, che la seconda navetta di rilevazione, una volta completata la sua missione di esplorazione della cometa che durerà un intero mese potrebbe, se ci saranno i fondi, andare “a caccia” di un’altra cometa…

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Pubblicato il
16 dic 2004
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