Informatici? Ben venga una normativa

Informatici? Ben venga una normativa

Un informatico da decenni in una pubblica amministrazione racconta: un progetto edilizio della PA necessita della firma di un ingegnere. Ad un progetto informatico invece non servono specialisti
Un informatico da decenni in una pubblica amministrazione racconta: un progetto edilizio della PA necessita della firma di un ingegnere. Ad un progetto informatico invece non servono specialisti


Roma – Spett.le Redazione, purtroppo o per fortuna, questo è da stabilire, la professione dell’informatico non è una professione come tutte le altre per vari motivi e cio’ che lamenta l’intervento di un lettore in merito alla mancanza di tutela della professione dell’informatico deriva anche da un’esigenza di mercato.

L’informatica ormai è presente in ogni settore dell’attività economica, produttiva, sociale e di servizi di tutta la nostra società. Tale situazione rende la professione dell’informatico una professione totalmente diversa da tutte le altre.

E’ sufficiente andare in un’edicola per rendersene conto. Ci sono decine e decine di riviste di informatica che hanno l’obiettivo di far sentire il semplice cittadino un esperto a tutti gli effetti. L’informatica è trattata alla stregua di un qualsiasi altro hobby per il semplice motivo che c’è un mercato dietro che ha necessità di vendere. E’ il mercato della cosiddetta informatica individuale che deve macinare fatturati in termini di hardware e software.

Una simile situazione non ha certo un riscontro paragonabile nel settore legale dove naturalmente non ci sono aziende che producono e quindi che abbiano la necessità di fatturare.

A questo si aggiunga poi il fatto che anche il mondo della pubblica amministrazione fornisce servizi di cui il cittadino puo’ usufruire direttamente da casa senza andare a fare lunghe file negli uffici (risvolto positivo della diffusione dell’informatica) ed il gioco è fatto: si compra un computer, si legge qualche rivista, si entra in internet, si scambia qualche email e ci si puo’ sentire immediatamente un perfetto informatico.

D’altro canto abbiamo a che fare con una professione relativamente giovane che lamenta una totale assenza di normativa. Io per esempio svolgo la mia attività di informatico, con tanto di laurea, da 30 anni in una pubblica amministrazione. All’interno della amministrazione un progetto per qualsiasi intervento nel settore edilizio deve per legge essere firmato dall’ingegnere responsabile dell’ufficio tecnico mentre non esiste nessuna norma che preveda la firma da parte di un informatico per un qualsiasi progetto relativo alla informatizzazione di un servizio o per esempio per la realizzazione di una rete trasmissione dati.

Quindi ben venga una regolamentazione in materia, anche se ritengo che la sola laurea non sia sicuramente un elemento sufficiente per avere garanzie sulla professionalità e la preparazione di un tecnico, soprattutto in un settore in rapida evoluzione come quello dell’informatica.

Cordiali saluti
Lettera firmata

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Pubblicato il 17 dic 2004
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