Legge Urbani all'esame di Bruxelles

Legge Urbani all'esame di Bruxelles

La normativa che ha messo in ridicolo le dichiarazioni di autorevoli esponenti del Governo italiano sarà passata al setaccio dalle autorità comunitarie
La normativa che ha messo in ridicolo le dichiarazioni di autorevoli esponenti del Governo italiano sarà passata al setaccio dalle autorità comunitarie


Bruxelles – C’è entusiasmo nella nota con cui l’associazione NewGlobal ha annunciato l’interessamento della Commissione Europea per l’esposto contro la Legge Urbani che, come si ricorderà, l’associazione ha presentato lo scorso novembre a Bruxelles.

“La Commissione europea – si legge nella risposta alla denuncia di NewGlobal.it – è consapevole delle varie problematiche sorte in Italia in seguito all’adozione del Decreto Legge n. 72 del 22 marzo 2004 (Legge Urbani, ndr.)… I servizi della Commissione esamineranno la questione alla luce del diritto comunitario”.

Per i numerosissimi oppositori di una legge che ha sollevato la perplessità, tra i tanti, anche di molti autorevoli giuristi, si riaprono dunque le speranze che la normativa che porta il nome del ministro dei Beni culturali possa essere finalmente bocciata. E’ ancora presto evidentemente per giudicare se si tratti di una luce in fondo al tunnel, ma è certo che appare qualcosa di assai più concreto delle modifiche al testo ripetutamente promesse da parte del Governo e della sua maggioranza.

Come si ricorderà, infatti, prima lo stesso Giuliano Urbani e poi il ministro all’Innovazione Lucio Stanca avevano promesso che le pesantissime sanzioni a carico degli utenti Internet previste dalla legge sarebbero state rimosse: Stanca prevedeva entro lo scorso novembre. Promesse che con il passare dei mesi non si sono concretizzate, dando lo spunto a reazioni ironiche come il concorso Grazie Urbani .

L’avvio dell’iter della denuncia alla Commissione Europea è in questo quadro, dunque, una notizia di sicuro interesse sebbene, come avverte la stessa associazione NewGlobal.it, si tratti “solo di un primo passo e per questo la nostra associazione mantiene alta la mobilitazione contro la legge Urbani e non rinuncia a intraprendere ogni iniziativa sarà ritenuta utile. Ci lascia in ogni caso ben sperare l’evidente consapevolezza a livello europeo della criticità del provvedimento fortemente voluto dal Ministro Urbani”.

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Pubblicato il
10 gen 2005
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