Che me lo trucchi il cellulare?

Che me lo trucchi il cellulare?

di Luddist - Qualcuno ancora non sa che, anche da noi, è vietato fare ciò che si vuole di quanto si è acquistato, soprattutto di questi tempi e soprattutto quando si parla di telefonini e UMTS
di Luddist - Qualcuno ancora non sa che, anche da noi, è vietato fare ciò che si vuole di quanto si è acquistato, soprattutto di questi tempi e soprattutto quando si parla di telefonini e UMTS


Roma – Gli schermini a colori che strizzano l’occhio dalle vetrine dei negozi italiani, quei cosini lampeggianti che trasformano un telefonino UMTS in una tentazione soverchiante? Son cose che istigano allo shopping… Soprattutto se, una volta acquistati, i nuovi cellulari si possono truccare.

Chi ha vissuto con la testa nella sabbia in questi mesi potrebbe non sapere che 3 vende cellulari UMTS a prezzi talmente bassi da provocare capogiri, cellulari che devono essere utilizzati soltanto con i servizi forniti da 3. Vietato dunque comprare il cellulare e sfruttare l’UMTS di un altro gestore.

D’altra parte 3 sa con chi ha a che fare, con italiani curiosi e creativi, e nei cellulari infila un software di blocco che aiuta gli acquirenti a non cadere in tentazione, impedendo tout-court l’uso dei telefonini con un altro operatore.

Tutto bene? Basta saperlo: chi compra un cellulare 3 a quel prezzo sa che queste sono le condizioni d’uso. Ma gli italiani di cui sopra sono, appunto, italiani. E non stupisce quindi che ad Udine tre smanettoni siano stati denunciati perché fornivano un servizio artigianale di “sblocco”. In un’automobile il terzetto nel giro di 20 minuti, ad un prezzo di qualche decina d’euro, provvedeva a modificare i cellulari: li sbloccava consentendo agli utenti di usare l’UMTS di altri operatori. Una fila talmente lunga si snodava da quell’automobile che la polizia non ha avuto difficoltà ad individuarli e denunciarli.

Non sappiamo ancora cosa accadrà ai tre cracker telefonici, ideatori di un phreaking carbonaro ma mercenario, di certo sappiamo che 3 ormai da tempo cerca di perseguire chi trucca i cellulari propri e di altri.

Ed è giusto? Sì. Patti chiari, amicizia lunga. E su questo si potrebbe chiudere, se non fosse per quell’insopprimibile irritante senso di impotenza che mi coglie ogni volta che qualcuno viene perseguito per aver giochicchiato con una cosa che ha comprato. È come se la mia ragione sapesse che uno accetta la licenza d’uso e che si lega da solo le mani, ma il mio cuore mi spingesse a ritenere di mia proprietà quel che compro, al punto da poterne fare ciò che più mi piace. È un conflitto doloroso e insanabile. Spero di non incontrare mai uno smanettone che mi chieda un venti euro per la modifica. Potrei cascarci.

Luddist

Luddist ha scritto anche:
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Pubblicato il
17 gen 2005
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