L'alba della pistola biometrica

L'alba della pistola biometrica

Quasi pronta la pistola americana che funziona solo nelle mani del suo legittimo possessore. Lo stato del New Jersey si prepara a fare di questa tecnologia un obbligo di legge. Servirà?
Quasi pronta la pistola americana che funziona solo nelle mani del suo legittimo possessore. Lo stato del New Jersey si prepara a fare di questa tecnologia un obbligo di legge. Servirà?

Newark (USA) – Nello Stato americano del New Jersey tutto è pronto per l’avvento delle chiacchierate “smart gun”, pistole intelligenti che sparano solo se impugnate dal loro legittimo possessore.

Negli scorsi giorni in un dipartimento di polizia locale si è tenuta la prima dimostrazione di un prototipo di pistola capace di riconoscere il proprio padrone con un’affidabilità superiore al 90%. Il riconoscimento avviene per mezzo di sedici sensori biometrici disposti sul calcio dell’arma e collegati ad un computer in miniatura: questo ha il compito di analizzare i dati trasmessi dai sensori e confrontarli con quelli contenuti in una memoria criptata. Se il confronto dà esito negativo, la pistola diventa immediatamente inutilizzabile.

Smart Gun La tecnologia biometrica utilizzata per le smart gun, detta Dynamic Grip Recognition, misura la dimensione, la forza e la struttura della mano di una persona, nonché le sue reazioni involontarie all’atto dello sparo. Tutti queste fattori vengono misurati durante i primissimi istanti in cui si preme il grilletto.

Il New Jersey è lo stato americano che sta puntando di più sulle smart gun, tanto è vero che già nel dicembre del 2002 ha varato una legge che obbligherà tutti i cittadini ad acquistare solo pistole dotate di riconoscimento biometrico. La legge entrerà in vigore tre anni dopo la commercializzazione delle prime rivoltelle intelligenti e, secondo i suoi promotori, diverrà un modello per tutti gli Stati Uniti.

Chi appoggia questa legge sostiene inoltre che le armi fedeli al proprietario possano ridurre in modo importante le vittime di omicidi, soprattutto quelli perpetrati tra le mura domestiche o per strada, tutelando nell’ugual tempo anche le forze dell’ordine: se un malvivente riuscisse ad impossessarsi dell’arma di un agente, infatti, non potrebbe servirsene.

La tecnologia Dynamic Grip Recognition è stata inventata da Michael Recce, un ricercatore del New Jersey Institute of Technology ( NJIT ) che, insieme ad un team di ingegneri della stessa università, sta ora perfezionando il sistema in previsione del suo lancio commerciale. Il brevetto della tecnologia, già registrato, potrebbe fruttare al suo ideatore un bel gruzzolo, e non soltanto a lui: a beneficiare del supporto federale alle smart gun è anche Metal Storm , una società che sta collaborando con il NJIT per implementare sulle pistole biometriche un meccanismo di fuoco totalmente elettronico, anche questo già coperto da brevetto.

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Pubblicato il
18 gen 2005
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