In Europa gli sviluppatori lo vogliono aperto

In Europa gli sviluppatori lo vogliono aperto

Il software a codice chiuso però viene apprezzato perché ha un mercato e un supporto consolidato. Molti considerano le licenze aperte meno... sicure
Il software a codice chiuso però viene apprezzato perché ha un mercato e un supporto consolidato. Molti considerano le licenze aperte meno... sicure


Londra – Agli sviluppatori europei piace l’open source ed anzi ritengono che siano molti i benefici che l’utilizzo del software a codice aperto può portare al loro lavoro, eppure non convince del tutto.

Ad affermarlo è il sondaggio condotto da BEA Systems , uno dei maggiori produttori di infrastrutture software per l’impresa, che ha intervistato mille sviluppatori europei.

Stando al sondaggio, il 60 per cento degli intervistati ha dichiarato che nel 2005 lavorererebbe su progetti open source. Tuttavia si mostra preoccupato per la mancanza di supporto e di servizi di maintenance e di aggiornamenti periodici regolari. E hanno un loro ruolo nell’allontanare dal software aperto anche le difficoltà nel definire con esattezza il TCO (Total cost of ownership) e molti citano anche problemi di proprietà intellettuale.

“Servizi di supporto affidabili – spiega BEA – sono il motivo più importante che spinge gli sviluppatori verso i produttori commerciali”. Il 68,6 per cento degli intervistati dichiara che un valido motivo per non occuparsi di open source è il fatto che il software commerciale dispone di un mercato e di servizi strutturati e consolidati, certamente meno frammentati di quanto accada tradizionalmente nel mondo open.

Ma non è tutto qui. “Questa attuale riluttanza – scrive BEA – può anche essere attribuita alla scarsa affidabilità che viene attribuita alle licenze del software libero, che il 42 per cento degli intervistati cita come ragione principale per non implementare il codice aperto”.

Secondo Jim Rivera, direttore della Tecnologia in BEA, “questo sondaggio mostra che gli sviluppatori sono poco convinti del livello di supporto e di affidabilità associati al software aperto. E come risultato vediamo che i clienti si rivolgono ancora ai sistemi proprietari per tecnologie più avanzate e complesse utilizzate per lo sviluppo della loro produzione”.

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Pubblicato il
19 gen 2005
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