Roma – Due fra i maggiori rivali di Microsoft sul mercato delle piattaforme mobili, PalmSource e Symbian , sono entrati a far parte di un’alleanza di aziende che si è formata di recente allo scopo di promuovere standard aperti per i dispositivi mobili.
All’interno dell’organizzazione Open Mobile Terminal Platform ( OMTP ), nata lo scorso giugno , PalmSource e Symbian collaboreranno con altri grossi player del settore mobile, tra cui Sony Ericsson, Qualcomm, Texas Instruments, palmOne e Siemens, per la creazione di una piattaforma comune che permetta alla futura generazione di dispositivi mobili di interoperare, scambiare dati e condividere alcune funzionalità chiave. In particolare, l’OMTP intende incoraggiare l’industria a creare interfacce utente che, pur differenziandosi nell’aspetto e nelle funzionalità più avanzate, poggino su elementi e caratteristiche funzionali comuni.
Come sottolineato dall’assenza di Microsoft, il tentativo dell’OMTP appare quello di contrastare uno dei più grandi punti di forza del big di Redmond: la coerenza delle interfacce utente e la compatibilità che contraddistingue i dispositivi basati su Windows, dai PC ai telefoni cellulari per passare attraverso PDA e media player portatili. Appare evidente come l’ingresso nel “club” dei due maggiori sviluppatori di piattaforme software mobili, PalmSource e Symbian, possa fornire all’OMTP la forza e la credibilità necessarie per raggiungere i propri traguardi.
Di recente PalmSource ha rivelato l’intenzione di creare una versione del proprio sistema operativo in grado di girare al di sopra di Linux. L’azienda spiega ora che quest’obiettivo è in armonia con la volontà dell’OMTP di appoggiare l’uso di standard aperti e tecnologie alternative.
Dell’organizzazione fanno già parte, oltre ai produttori già citati, operatori mobili del calibro di NTT DoCoMo, Orange, Telefonica Moviles, TIM, T-Mobile e Vodafone.