Su Windows i lucchetti di Macrovision

Su Windows i lucchetti di Macrovision

Microsoft implementerà sulle future versioni di Windows alcune tecnologie tese ad ostacolare la copia di contenuti video attraverso le interfacce analogiche degli apparecchi domestici. Hollywood ringrazia
Microsoft implementerà sulle future versioni di Windows alcune tecnologie tese ad ostacolare la copia di contenuti video attraverso le interfacce analogiche degli apparecchi domestici. Hollywood ringrazia


Santa Clara (USA) – Microsoft ha acquisito la licenza di alcune tecnologie anti-copia di Macrovision , in particolare di quelle che rendono difficoltosa la registrazione di contenuti audio e video analogici.

Il big di Redmond ha intenzione di utilizzare queste tecnologie all’interno delle prossime versioni di alcuni suoi prodotti consumer, come Windows XP Media Center e Windows Longhorn. Così facendo, Microsoft spera di spingere l’industria dei contenuti, e soprattutto quella cinematografica, a superare le sue ataviche diffidenze nei confronti delle nuove tecnologie: atteggiamenti che finiscono per frenare l’evoluzione dell’intero mercato dell’entertainment e, con essa, le ambizioni dell’industria hi-tech.

Microsoft vuol dimostrare ai colossi cinematografici che un PC media center non è il paradiso dei pirati ma una nuova piattaforma su cui è possibile veicolare, in modo per loro sicuro, nuovi e più lucrosi contenuti. Le tecnologie con cui il big di Redmond vuole corteggiare i potenziali partner di Hollywood portano il nome di ACP (Analog Copy Protection), CGMS (Copy Generation Management System) e Broadcast Flag , e fanno tutte parte del gonfio portafoglio di brevetti di Macrovision. Quest’ultima, non a caso, è uno dei più vecchi partner dell’industria dei film nella lotta alla pirateria: le sue tecnologie sono dapprima entrate nei videoregistratori a cassetta, poi nei DVD e, in questi anni, su diversi media digitali.

Microsoft ha spiegato che le più recenti tecnologie di Macrovision, le stesse che integrerà nella propria piattaforma Windows Media DRM, non inibiscono del tutto la copia: gli utenti saranno infatti ancora in grado di registrare un segnale video analogico proveniente, ad esempio, da un lettore DVD, ma il file così generato funzionerà solo per 24 ore. In futuro il periodo di validità di queste copie potrebbe scendere a 90 minuti.

“Con la crescente popolarità del video-on-demand e dei servizi di intrattenimento on-demand su Internet, quest’accordo rappresenta una buona notizia per i consumatori che vogliono poter acquistare, direttamente da casa, film ancora più recenti”, ha affermato Steve Weinstein, vice president and general manager dell’Entertainment Technologies Group di Macrovision. “Questa partnership avvantaggia anche l’industria dell’intrattenimento, che può trarre beneficio dall’emergere di nuove fonti di reddito e, nell’ugual tempo, assicurarsi che i propri diritti siano tutelati”.

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Pubblicato il
2 feb 2005
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