Brevetti, la battaglia di Bruxelles

Brevetti, la battaglia di Bruxelles

Il Consiglio UE potrebbe approvare la direttiva sui brevetti del software invisa al Parlamento Europeo e agli sviluppatori indipendenti ma appoggiata dai grandi del software. Manifestazione nella capitale belga
Il Consiglio UE potrebbe approvare la direttiva sui brevetti del software invisa al Parlamento Europeo e agli sviluppatori indipendenti ma appoggiata dai grandi del software. Manifestazione nella capitale belga


Bruxelles – Si avvicina il 17, giorno in cui il Consiglio Ecofin potrebbe approvare una direttiva sui brevetti del software che può mandare all’aria la posizione del Parlamento Europeo, contraria alla brevettazione “all’americana”. Una posizione già espressa in passato e ribadita ulteriormente nelle scorse settimane, quando la Commissione giuridica del Parlamento ha approvato una mozione che impone l’azzeramento della proposta e un suo sostanziale ripensamento.

Proprio per il 17 è prevista una manifestazione a Bruxelles organizzata dalla Foundation for a Free Information Infrastructure (FFII), organismo che ha contribuito negli ultimi due anni a raccogliere centinaia di migliaia di operatori e sviluppatori nonché gruppi, associazioni e movimenti politici che nel tempo si sono schierati contro la direttiva.

Se la sua azione è già stata determinante, come quella della campagna di NoSoftwarePatents.com , per portare la questione dei brevetti al centro del dibattito, ora FFII chiede che tutti i soggetti interessati e coinvolti facciano sentire il loro peso ai ministri europei, affinché non si approvi la direttiva con colpi di mano e corsie preferenziali ed anzi si rispetti la volontà del Parlamento Europeo.

In una nota, FFII spiega come le pressioni giunte sul Consiglio dal parlamento spagnolo, dal governo e dal parlamento olandese, abbiano avuto come primo effetto la decisione di rinviare a dopo il 17 in Consiglio ogni decisione in merito, una scelta che dovrà essere confermata e che pare abbia sollevato non pochi malumori in Commissione.

La manifestazione del 17, dunque, vuole essere un monito al Consiglio; come spiega Dieter Van Uytvanc, portavoce di FFII “siamo molto felici che il Consiglio non voglia intraprendere la sua azione (…) ma dovremmo ricordarci che ciò avviene solo per l’azione di alcuni parlamenti nazionali e del Parlamento Europeo”. “Il Consiglio e la Commissione – sottolinea Van Uytvanc – hanno dimostrato più volte di non nutrire il benché minimo rispetto per i cittadini europei. Più volte hanno spinto per i brevetti sul software senza tenere presenti le crescenti voci contrarie e la maggioranza del Parlamento Europeo. Basta così, il 17 facciamoglielo capire!”

Tutte le indicazioni per partecipare sono disponibili qui .

Alla manifestazione del 17 parteciperanno anche molti italiani e tra questi gli europarlamentari dei Verdi e del PdCI che hanno già sostenuto la mozione con cui il parlamento italiano si è schierato contro la direttiva. “Va notato – si legge in una nota del PdCI – che è la prima volta che l’europarlamento prende una decisione simile e sarà interessante vedere come reagirà la Commissione e se l’istituzione presieduta da Barroso si sottometterà alla volontà degli eletti del popolo”. Il senatore dei Verdi Fiorello Cortiana, da parte sua, ha dichiarato che il rinvio della direttiva decisa dal Consiglio Ecofin “è confortante se è dovuto ad un momento di riflessione per procedere poi al riavvio dell’esame del progetto stesso”.

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Pubblicato il
14 feb 2005
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