Somers (USA) – Su Linux desktop IBM ha deciso di alzare la posta e scommettere altri 100 milioni di dollari, un investimento che verrà ripartito nell’arco dei prossimi tre anni e sarà finalizzato ad ampliare l’utilizzo e il supporto a Linux da parte delle soluzioni software Workplace .
Workplace è un framework client/server che include, oltre alle tipiche applicazioni per la produttività: word processor, foglio elettronico e software per le presentazioni, client di e-mail, database, instant messaging, funzionalità per la collaborazione e la condivisione di documenti, software per il web content management.
IBM ha motivato la propria decisione con i “tassi di crescita a due cifre” registrati lo scorso anno nel numero di clienti che hanno implementato su Linux i software collaborativi di IBM come WebSphere Portal, Lotus Notes, Lotus Domino e Lotus Workplace.
IBM sostiene che il client Lotus Workplace, grazie ad un sistema di gestione centralizzata implementata a livello server, fornisce la possibilità di rendere disponibili applicazioni e dati a differenti dispositivi client, dai desktop ai notebook e dai palmari ai cellulari. “Tutto ciò è reso possibile dal fatto – ha detto il colosso di Armonk – che IBM Lotus Workplace supporta completamente un ampio numero di piattaforme, tra le quali Linux”.
Tra i software della famiglia Workplace a supportare Linux già oggi vi è Services Express , un software per la collaborazione dedicato alle piccole e medie imprese. Nel terzo trimestre dell’anno Big Blue rilascerà un nuovo componente chiave, Workplace Collaboration Services , il cui supporto a Linux sarà nativo.