Il Portale delle Imprese ci prova

Il Portale delle Imprese ci prova

Si chiama così la versione definitiva di una directory governativa che online permette di conoscere normative e regolamenti, riempire moduli e in qualche caso di eseguire pratiche a suon di mouse
Si chiama così la versione definitiva di una directory governativa che online permette di conoscere normative e regolamenti, riempire moduli e in qualche caso di eseguire pratiche a suon di mouse


Roma – C’è ancora molto lavoro da fare ma il Governo ha comunque deciso di sottrarre alla sperimentazione il cosiddetto Portale delle Imprese rendendo dunque ufficiale la presenza online di questo insieme di link, informazioni e servizi.

Alla URL http://www.impresa.gov.it/ è dunque accessibile quello che è stato definito sportello virtuale : sono 19 le procedure amministrative gestite da Camere di Commercio, INPS e INAIL, che possono essere predisposte in rete e trasmesse telematicamente.

Per spiegare il senso del portale, il dipartimento all’Innovazione ricorre ad un esempio emblematico: “Per aprire un’attività imprenditoriale individuale o una società nella propria città, ma anche in una provincia diversa, non è più necessario spostarsi ma è sufficiente entrare in www.impresa.gov.it, da dove si accede ad un mondo di servizi integrati”. Ma la stessa cosa si può fare anche per cambiare la ragione sociale, o la sede operativa o legale, la denominazione o l’attività esercitata.

Sono poi disponibili sul sito link commentati a numerosi altri spazi web messi in piedi dalle amministrazioni locali, che consentono di reperire rapidamente informazioni utili sulle normative e le misure, comprensive spesso di moduli da compilare online e altre procedure di snellimento degli adempimenti burocratici. Ad essere coinvolti oltre all’amministrazione centrale sono Regioni, Province, Comuni con più di 25 mila abitanti, Comunità Montane, Aziende sanitarie locali e Camere di commercio.

Tra i tool messi a disposizione anche la funzione La mia scrivania , dove si possono svolgere più adempimenti con una sola operazione e senza dover fornire più volte le medesime informazioni a diverse amministrazioni.

Sul sito è anche possibile ricercare imprese, bandi, norme, siti web della PA, notizie di politica economica, approfondimenti di settore. Da aprile sarà anche disponibile una newsletter che trasmetterà un notiziario mensile dedicato agli iscritti.

Il nuovo portalone di Stato è stato presentato ieri dai ministri Marzano e Stanca e dal presidente di Unioncamere Sangalli. Il costo del portale è stato di 8 milioni di euro, somma che coprirà anche la gestione per i prossimi due anni. Il grosso dell’importo è stato finanziato da UnionCamere e CMSI (3,7 milioni di euro ciascuno) e per la rimanenza dal ministero delle Attività produttive.

Di interesse segnalare che nei giorni scorsi la Commissione Europea ha formalmente varato un portale per offrire informazioni ed altro alle imprese e ai cittadini europei che intendano sfruttare appieno i trattati di libera circolazione intraUE. Il sito è qui .

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Pubblicato il
11 mar 2005
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