Roma – “Non vedo ancora limiti alla velocità di trasmissione dati che la tecnologia Ethernet può raggiungere”, ha proclamato impavido Bob Metcalfe, inventore dell’interfaccia di rete più diffusa al mondo.
Appena fu messa a punto, si parla del lontano 1970, l’interfaccia di rete Ethernet era in grado di raggiungere i 2,94 megabit per secondo. Oggi questo standard può fornire una velocità di 10 gigabit al secondo e, secondo Metcalfe, non c’è ragione per cui non possa raggiungere ampiezze di banda ancora maggiori.
“Il prossimo passo saranno le reti Ethernet da 50 e 100 Gbps, ma la ricerca tecnologica sta già guardando oltre”, ha detto Metcalf.
Il babbo di Ethernet ha spiegato che la sua creatura, oggi utilizzata soprattutto nelle reti locali, sta divenendo uno standard sempre più diffuso anche nel settore delle telecomunicazioni.
Ad esempio, lo standard Ethernet in the First Mile della IEEE viene promosso con forza dal Metro Ethernet Forum , di cui fa parte Cisco, come tecnologia per le reti metropolitane e l’ultimo miglio.
La rapida diffusione conosciuta dalla tecnologia Ethernet negli ultimi 35 anni è valsa a Metcalf la National Medal of Technology , un prestigioso riconoscimento che gli è stato consegnato all’inizio della settimana dal presidente americano George Bush.
“Ethernet può crescere ancora moltissimo, e questo perché la stragrande maggioranza dei computer che verranno venduti nei prossimi anni necessiterà ancora di comunicare ad alta velocità con altri computer e dispositivi per mezzo di una rete wireless o wired”, ha affermato Metcalfe. “Ethernet sarà sempre più destinata a girare al di sopra delle reti wireless, come Wi-Fi o WiMax, perché è una tecnologia a loro complementare”.