Liguria, terra di Scrutinio Elettronico

Liguria, terra di Scrutinio Elettronico

Sarà la Regione della Grande Sperimentazione. Allo spoglio tradizionale, che farà testo, si affiancheranno le procedure elettroniche. Ma c'è anche chi protesta e denuncia
Sarà la Regione della Grande Sperimentazione. Allo spoglio tradizionale, che farà testo, si affiancheranno le procedure elettroniche. Ma c'è anche chi protesta e denuncia


Genova – Sono 1.800 i seggi sparsi su 235 comuni quelli che in Liguria alle imminenti elezioni regionali adotteranno il nuovo scrutinio elettronico , una sperimentazione pensata per verificare sul campo l’efficienza di alcune specifiche tecnologie dedicate al conteggio dei voti e alla trasmissione sicura dei risultati a Roma. Tecnologie che peraltro non bypassano un intervento umano certosino su ogni singola scheda.

Lo scrutinio elettronico prevede infatti che le risultanze del voto, attribuite scheda per scheda dal presidente del seggio, siano inserite in un PC e visualizzate su un monitor per consentire al presidente ed agli scrutatori di verificare la correttezza della immissione. Finito lo spoglio, in pochi istanti, saranno disponibili i risultati completi e dettagliati della sezione. Così, mentre i risultati manuali verranno verbalizzati secondo le solite procedure e trasferiti fisicamente agli uffici comunali e alle amministrazioni competenti con l?impiego di personale e di automezzi, i risultati digitali saranno trasmessi in via telematica, in modo crittografato, al sistema centrale.

L’operazione è massiccia: per realizzare la sperimentazione sono stati infatti formati 3 mila operatori informatici e personale di supporto, installati computer e predisposta sul territorio regionale una rete di sistemi periferici per l?acquisizione, la registrazione e la trasmissione elettronica dei dati di scrutinio, e creato un sistema centrale nazionale per la raccolta e l?analisi dei dati stessi.

Al termine della sperimentazione, i quasi 3 mila computer utilizzati rimarranno nelle strutture pubbliche della Regione, in vista anche di un possibile riutilizzo nelle prossime tornate elettorali.

Tutto bene? Secondo la società sarda Ales non va bene per niente ed anzi ha presentato ricorso al TAR per essere stata esclusa dalla sperimentazione delle Regionali dopo aver partecipato e contribuito alle prime sperimentazioni, quelle del 2001 e nel 2004. Secondo Ales il progetto “anche se loro diranno che è diverso, è il nostro. Pensiamo di ricorrere all’Antitrust per concorrenza sleale. Siamo noi gli unici detentori della paternità del progetto di sviluppo per lo spoglio elettronico dei voti”.

Non la pensa così però il ministro all’Innovazione Lucio Stanca secondo cui non solo tutta l’operazione avviene nel rispetto della legge ma in Liguria si stanno utilizzando tecnologie “completamente differenti” da quelle messe in campo da Ales.

Si vedrà, per il momento la sperimentazione avanza. Ecco di seguito i commenti dello stesso ministro Stanca, del ministro dell’Interno e del presidente della Regione Liguria.



Di seguito le parole pronunciate dal ministro all’Innovazione Lucio Stanca in occasione della presentazione dell’iniziativa:
“Lo scrutinio informatizzato affiancherà quello tradizionale, che continuerà ad essere l?unico a certificare ufficialmente la validità dei risultati elettorali e, quindi, solo dopo la chiusura dei seggi, alla procedura manuale di spoglio si affiancherà quella elettronica. A fronte dei numerosi passaggi e trascrizioni manuali, il nuovo sistema permetterà di ridurre di parecchio il processo di conteggio, verbalizzazione e spedizione sicura per via telematica dei risultati alla sede centrale, rendendo così immediatamente disponibile l?esito dettagliato della consultazione.
L?obiettivo è quello di estendere progressivamente questa modalità telematica alle altre regioni dando così un concreto contributo alla modernizzazione della procedure elettorali. Nel nostro Paese, infatti, non c?è un problema di affluenza di elettori ai seggi, come invece accade in diversi altri Paesi, ma piuttosto l?esigenza di una gestione più rapida e sicura delle operazioni di scrutinio”.

Queste invece le parole del ministro dell?Interno, Giuseppe Pisanu :
“Intervenendo ad urne chiuse, intendiamo evitare di toccare l?espressione del voto dei cittadini, di sovvertire le loro abitudini e di introdurre nuove procedure tecnologiche nel momento più delicato della partecipazione democratica. Vogliamo invece cominciare a modernizzare il conteggio dei voti e la successiva trasmissione dei risultati alle sedi istituzionali”.

E, infine, le dichiarazioni del presidente della Regione Sandro Biasotti :
“La scelta dei ministri dell?Interno e dell’Innovazione e le Tecnologie, che hanno puntato sulla Liguria per la sperimentazione dello scrutinio elettronico, ci riempie di orgoglio e soddisfazione.
E’ una scelta che conferma il grande lavoro svolto dalla Regione Liguria per lo sviluppo delle tecnologie innovative su tutto il territorio regionale che in questi anni ha prodotto una maggiore capacità e molto interesse sia all’interno degli enti locali territoriali, sia dei singoli cittadini e, in particolare, quelli della terza età.
Mi auguro che questo esperimento possa essere un ulteriore passo avanti per la competitività del nostro paese e a livello europeo e internazionale. L’accordo con il ministro dell’Innovazione e Tecnologie, con il Ministero degli Interni e gli Affari Regionali ci permetterà inoltre l’acquisizione di attrezzature informatiche che saranno utilizzate dalla nostra comunità”.

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Pubblicato il 31 mar 2005
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