Ineluttabile la TV su banda larga

Ineluttabile la TV su banda larga

Troppi gli abbonati alla pay tv e quelli che pagano per vedere singoli programmi: gli operatori ora vogliono portare tutto questo sul broad band. E lo faranno in due anni. I dati
Troppi gli abbonati alla pay tv e quelli che pagano per vedere singoli programmi: gli operatori ora vogliono portare tutto questo sul broad band. E lo faranno in due anni. I dati


Roma – Potrà non piacere a taluni ma, secondo gli operatori, il mercato ha già tracciato la via: nei fatti la convergenza del vecchio medium televisivo con la grande rete è già iniziato da tempo ma quest’anno e il prossimo si affermerà in tutta Europa grazie alla banda larga e soprattutto alla disponibilità dell’utenza di pagare i propri contenuti televisivi. Ad affermarlo è Italmedia Consulting nel suo rapporto annuale sullo stato della TV in Europa e sulla convergenza.

Secondo il rapporto, se nel 2004 le tre tipologie di televisione (terrestre, satellite e via cavo) hanno operato lontane l’una dall’altra senza integrarsi, nel 2005 si assisterà ad un progressivo cambiamento di rotta, dettato dalle richieste degli utenti e dall’avvento di nuove tecnologie, come quelle mobili.

Perché le aziende si muovono in questa direzione? Facile a dirsi: la pubblicità nella televisione non fa che aumentare (i ricavi sono saliti del 5,2 per cento l’anno scorso) e aumentano anche gli utenti che in Europa pagano per vedere la televisione o, meglio, per scegliere singoli programmi da pagare in pay-per-view. Ma aumentano anche i fruitori di pay tv, che pagano un abbonamento periodico. Ecco perché si pensa alla banda larga come ulteriore veicolo di contenuti televisivi a pagamento.

Alla fine del 2004 erano infatti attive in Europa circa 26 milioni di linee cablate a banda larga, tra ADSL e cavi TV: la crescente ampiezza della banda e le nuove tecnologie di digitalizzazione permetteranno entro la fine di quest’anno, secondo gi esperti, di portare immagini di qualità superiore a grandi quantità di computer iperconnessi. Con le nuove ADSL più performanti, con picchi oltre i 4Mbps, le imprese del settore hanno di che sperare e si lanciano nelle prime offerte di Video On Demand legate a connessioni di tipo ADSL .

E chi sperava di lasciare la TV fuori dal cellulare dovrà ricredersi. I numeri sono tali che si parla di un lento ma progressivo avvio da qui al 2006 della TV mobile , la televisione che arriverà direttamente sui cellulari tramite lo standard Dvbh che combinerà gli standard del video digitale con l’Internet Protocol, suddividendo così i contenuti in pacchetti di dati che potranno essere trasferiti sul cellulare e rimandati all’utente. Non a caso Philips ha già presentato un chip che consentirà la ricezione della tv digitale terrestre proprio grazie a questo standard. Stessa cosa sta facendo Samsung , primo costruttore di cellulari che da gennaio 2005 ha messo in commercio in Corea un telefono che permette la visione della TV satellitare.

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Pubblicato il
13 apr 2005
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