Neural.it/ Project Hope

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Net art per la speranza: viaggio nelle installazioni online
Net art per la speranza: viaggio nelle installazioni online


Roma – Project Hope è una raccolta di 28 contributi sperimentabili online, con tecniche e approcci che rispecchiano la diversità e la conseguente ricchezza, di culture e filosofie sul tema “speranza”.

Da segnalare “Humanity”, poesia animata di Birgitta Jonsdottir + Reiner Strasser, “Unreel Dreams di Barry Smile”, una versione techno-vettoriale del “mago di oz”, “Oppen do down” di Jim Andrews, uno swing vocale con le voci selezionabili tramite le rispettive frasi da cliccare, “Monologue 16: Shalom Alechem” di Duc Tuhan, i danni di un conflitto che rispuntano subito dopo la loro eliminazione, “12 hours”, il progetto quasi decennale di raccolta d’immagini di Bad Brace, “hop! hop! hop!” i form minimali di Antoine Moreau, “waiting” un’altra poesia recitata da sintetizzatori vocali delle Digitalsistersindeed, “beijo/The kiss” di Wilton Azevedo, baci non lineari, “hope” di Peter Howard, animazione di colori mimetici e sangue a tempo con il brano di sottofondo, “hopes”, frase collettiva di Annie Abrahms, “PanPazimagine” di Clemente Padin e Alexandre Venera, animazione interattiva di simboli dell’occidente in una luce oscura, “hope” di Babel, poesie autogenerate, “hope and fortune cookies” di Loz, criptici messaggi provenienti da biscotti della fortuna e “Innocentes 14.000”, una macabra poesia sonora di Fatima Lasay.

Il sito di Project Hope è disponibile qui

A cura di Neural.it, new
media art, e-music, hacktivism
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Pubblicato il 14 gen 2002
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