Cellulari/ Funzionerà l'alleanza contro i furti?

Cellulari/ Funzionerà l'alleanza contro i furti?

I quattro operatori di telefonia mobile italiani bloccheranno i cellulari rubati, che diverranno così inutilizzabili. Purtroppo non tutto è risolto
I quattro operatori di telefonia mobile italiani bloccheranno i cellulari rubati, che diverranno così inutilizzabili. Purtroppo non tutto è risolto


Roma – Ripresa da giornali e televisioni, fa rumore in Italia la notizia di una “santa alleanza” tra i quattro operatori di telefonia mobile contro i furti di cellulare, una vera e propria piaga per gli italiani, ai quali vengono sottratti circa 100mila telefonini all’anno.

L’idea è quella di cui si è a lungo dibattuto: sfruttare il numero di serie unico di ogni cellulare, l’IMEI, per impedire che un cellulare rubato possa essere riutilizzato sulle reti dei gestori. Fino ad oggi, un telefonino rubato poteva essere facilmente riutilizzato dal ladro o dall’acquirente-ricettatore semplicemente utilizzando una nuova SIM. D’ora in poi questo non sarà più possibile.

I quattro operatori hanno infatti intenzione di realizzare una “lista nera” dei numeri IMEI dei telefonini rubati, cellulari che a tutti gli effetti diverranno inutili. La speranza è che questo induca i ladri di telefonini a non rubarli.

È però presto dire se questo funzionerà, anche perché lo stesso cellulare, qualora venga immesso su un mercato diverso da quello italiano, tornerebbe a funzionare. Per ovviare anche a questo, ci vorrebbe un accordo internazionale tra tutti gli operatori GSM, un’intesa che però sembra ancora di là da venire, nonostante in tutto il mondo i furti di cellulari siano più numerosi di quelli di computer portatili.

Ma non c’è solo questo: se il “ladruncolo” può essere efficacemente fermato dall’iniziativa dei carrier, un’organizzazione tecnicamente preparata può riuscire a modificare il numero IMEI, di fatto bypassando il blocco voluto dai carrier. Basteranno comunque pochi mesi per capire quale impatto sul numero di furti avrà l’iniziativa, recepita con interesse dalle comunità wireless organizzate in rete.

Ieri, intanto, è arrivata in redazione la prima email girata a numerosi indirizzi che avverte del nuovo meccanismo di protezione e chiede di segnare da qualche parte l’IMEI del proprio cellulare. Invitando coloro che la ricevono a rispedire lo stesso messaggio a tutti i propri conoscenti…

Per visualizzare l’IMEI del proprio cellulare è sufficiente utilizzare il codice: *#06#

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Pubblicato il
14 gen 2002
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