I domini .name ci salveranno (?)

I domini .name ci salveranno (?)

I media di tutto il mondo propongono una novità vecchia di due anni: l'arrivo dei domini internazionali .name. Mentre ci si interroga sulla fine dei .eu è inevitabile chiedersi in quali acque si muova l'ICANN
I media di tutto il mondo propongono una novità vecchia di due anni: l'arrivo dei domini internazionali .name. Mentre ci si interroga sulla fine dei .eu è inevitabile chiedersi in quali acque si muova l'ICANN


Roma – Chi rifiuterebbe un dominio con il proprio nome? In pochi finora sono riusciti ad assicurarsi un’estensione internet attagliata alla propria denominazione di origine genealogica. E per questo la londinese Global Name Registry spera di attirare frotte di utenti verso i domini.name che in questi giorni vengono proposti al mercato. Domini tutt’altro che nuovi, approvati dall’ICANN nel 2000.

Saranno in molti ad acquistare i diritti sulle estensioni.name, soprattutto nel mondo anglofilo, ma paradossalmente l’uscita ufficiale dei nuovi ma – appunto – vecchi domini rappresenta un nuovo atto d’accusa all’ICANN, l’organismo che supervisiona il sistema dei domini internet.

Da quando è nato, l’ ICANN , che pure ha svolto una serie di importanti funzioni di “mediazione” e “persuasione” presso le autorità di registrazione dei domini nazionali in molti paesi del mondo, non è riuscito che a tirar fuori sette nuove estensioni di dominio scelte tra le meno convincenti. Sette estensioni che non coprivano in alcun modo la fame di domini di allora o, ancor più, non rispondono oggi alle mille e una necessità di chi vuole svolgere in rete un’attività, di chi vuole aprire un sito che non può identificarsi nei domini attuali, di chi rifiuta i domini nazionali e cerca una risposta in quelli internazionali. Di chi insomma pensa che il web sia qualcosa di più di un.com.

A fronte di questo scenario non è un caso che una start-up molto aggressiva finanziata da Idealab, New.net , stia riuscendo a conquistarsi uno spazio sempre maggiore con il suo “sistema alternativo” di domini internet. Nonostante le difficoltà tecniche, New.net consente la registrazione di decine di nuove estensioni pensate per andare incontro a necessità specifiche e può contare su un numero sempre crescente di alleati. Basti pensare all’ingresso di Tiscali, operatore sì italiano ma anche paneuropeo, tra i provider che supportano l’accesso ai domini New.net dalle estensioni intriganti come.xxx,.kids,.shop e via dicendo.

Apro e chiudo subito il capitolo dei domini.eu. Chi se li ricorda? Si disse che sarebbero partiti con l’arrivo del 2002, ma in Europa sull’argomento si tace. In clima di euro avrebbero riscosso certo un grosso successo… Dall’ufficio di Liikanen, il commissario UE che se n’è occupato, assicurano che arriveranno…

Qualcuno sperava che New.net avrebbe messo in allarme l’ICANN e avrebbe consentito un’accelerazione e invece siamo ancora qui a baloccarci con cose come.info,.aero o.coop. Di nuovo c’è solo che la bolla speculativa sui domini è rallentata così come tutta la cosiddetta new economy, al punto che c’è il rischio che chi proprio vuole un dominio.name riesca a prendersi quello che desidera. Se così è, i miei migliori auguri.

Gilberto Mondi

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Pubblicato il
17 gen 2002
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