Flat italiana sempre più esplosiva

Flat italiana sempre più esplosiva

Ieri le associazioni dei provider hanno scritto all'Autorità TLC e al Governo per impedire che passi la delibera sulle flat, che esclude gli ISP
Ieri le associazioni dei provider hanno scritto all'Autorità TLC e al Governo per impedire che passi la delibera sulle flat, che esclude gli ISP


Roma – Non si placano le tensioni sulla flat-rate all’italiana. Ieri le due associazioni dei provider italiani, Assoprovider e AIIP , hanno scritto all’Autorità TLC e per conoscenza al ministro delle Comunicazioni Maurizio Gasparri chiedendo ancora una volta che non si dia seguito alla recente delibera che introduce le flat sul modello FRIACO anche in Italia.

I provider sono fortemente preoccupati dalla situazione attuale, visto che la delibera così come è formulata e stante le attuali normative, di fatto esclude gli ISP, cioè i provider, dal partecipare al mercato. La delibera, hanno spiegato ancora una volta i provider, riserva l’accesso all’offerta di interconnessione che Telecom Italia sta formulando ai soli operatori dotati di licenza per i servizi voce (OLO).

Nella lettera di ieri le due associazioni, che avevano già fatto sentire la propria voce , hanno formalmente richiesto una revisione della delibera.

“In un’Europa integrata – ha sostenuto Ermanno Delia, dell’operatore paneuropeo KpnQwest e membro di AIIP – scelte inopportune di politica industriale danneggiano non solo il singolo paese ma i cittadini e l’economia dell’intera unione”.

Per seguire la questione è a disposizione il Canale Flat-rate di Punto Informatico.

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Pubblicato il
18 gen 2002
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