Wellington (Nuova Zelanda) – Il silenzio è d’oro. Specialmente quando, dopo aver pagato un biglietto d’ingresso, si vuole sprofondare nel relax di un buon cinema: poltrone comode, audio incredibile e… quei fastidiosi, onnipresenti telefoni cellulari che spuntano dal buio della sala, squillando e vibrando. In Nuova Zelanda è in fase di sperimentazione un metodo per risolvere, una volta per tutte, questo noioso problema.
Cinema sempre più blindati e schermati elettronicamente. Dopo le sale anti-pirateria , ecco che arrivano quelle anti-telefonino: verranno installati degli appositi sistemi, i jammer di origine militare, per oscurare le frequenze utilizzate dai cellulari. Questi renderanno le sale totalmente inaccessibili a qualsiasi tipo di comunicazione cellulare. Et voilà , niente più conversazioni o trilli molesti durante le proiezioni.
Una gruppo di studio promosso dalla locale Associazione Nazionale Cinematografi sta studiando e proponendo la tecnologia ad oltre 200 sale . Tuttavia desta molta preoccupazione l’ aspetto legale di una simile iniziativa. Infatti il sistema impone arbitrariamente il silenzio anche a tutti coloro che, per status professionale, devono essere reperibili in qualsiasi momento – persino durante i magici ed imperturbabili istanti di estasi cinematografica.
Mantenere il silenzio in luoghi pubblici diventa tanto più problematico quanto più miniaturizzati ed avanzati sono gli strumenti per la comunicazione mobile. Sono molte le soluzioni proposte in materia: proibire rimane la soluzione più popolare. Ben oltre qualsiasi tentativo di informare il grande pubblico sull’uso civile delle nuove tecnologie.
Rimane da vedere cosa si intenderà fare con chi il cellulare al cinema non lo usa per chiamare ma per giocare, scrivere appunti, fotografare l’avvenente vicino/a di sala o riprendere pezzettini di film…
Tommaso Lombardi