DTT, quattro proposte dai consumatori

DTT, quattro proposte dai consumatori

Per risolvere i problemi legati al digitale terrestre arrivano alcune idee rivolte al Governo al primo Forum sul DTT voluto dalle associazioni del consumo
Per risolvere i problemi legati al digitale terrestre arrivano alcune idee rivolte al Governo al primo Forum sul DTT voluto dalle associazioni del consumo


Roma – Si è svolto nei giorni scorsi il primo Forum sul digitale terrestre organizzato dal Movimento Difesa del Cittadino ed Adiconsum. Le due associazioni davanti ad una platea composta di politici ed esperti del settore hanno riformulato 4 proposte:

rinvio dello switch off previsto per il 2006, termine entro il quale, secondo il Governo, le 20 milioni di famiglie italiane dovranno dotarsi – se vorranno ancora vedere la televisione – di un decoder, calcolando una spesa, (in media di due decoder per famiglia) intorno ai 100/150 euro per un costo totale di 2 miliardi di euro;

sì al decoder unico , garanzia di pluralismo e libera scelta, no ad un decoder per ogni TV digitale (terrestre, satellite, cavo, doppino), Movimento Difesa del Cittadino e Adiconsum chiedono il rispetto della legge sul decoder unico che impone decoder predisposti alla ricezione di tutti i programmi radiotelevisivi digitali;

nessun incentivo per il decoder digitale terrestre : non è giustificabile lo stanziamento di risorse per un bene voluttuario quando sono stati realizzati tagli ai servizi essenziali come la tutela della salute. L’unico incentivo accettabile è quello per un decoder unico che permette di ricevere segnali TV e radio e l’accesso ai servizi di pubblica utilità;

– Movimento Difesa del Cittadino ed Adiconsum chiedono inoltre una digitalizzazione globale per tv e radio . I servizi di pubblica utilità devono essere fruibili anche da cellulare, telefono, decoder satellitare etc. per questo gli apparti devono essere aperti per garantire la ricezione dei programmi a pagamento e gratuiti.

“Chiediamo – hanno dichiarato Antonio Longo, presidente del Movimento Difesa del Cittadino e Paolo Landi, segretario generale di Adiconsum – che i consumatori possano decidere quale operatore scegliere, proponiamo un passaggio graduale dall’analogico al digitale cosicché le famiglie possano dotarsi di un decoder unico. Invitiamo inoltre i consumatori a valutare attentamente, in caso di acquisto di un nuovo apparecchio televisivo, la sua predisposizione alla ricezione digitale, perché in caso contrario stanno acquistando un apparecchio già vecchio.”

In attesa di un incontro con le forze politiche, al Forum hanno preso la parola anche l’on. Carla Mazzuca (Repubblicani europei), secondo cui le proposte vanno nella giusta direzione. A suo dire “il mancato rinvio dello switch off porterebbe a ledere il diritto all’accesso all’informazione di tutti i cittadini, sancito nella Costituzione”. Mazzuca ha anche voluto demitizzare il DTT spiegando che “il digitale terrestre non è una panacea” nel rapporto tra i cittadini e l’amministrazione pubblica.

Sulla stessa linea il senatore Mauro Fabris (Udeur), che ha auspicato una vigilanza indipendente sul settore da parte dell’ Autorità garante delle TLC .

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Pubblicato il 17 mag 2005
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