Star Wars: Hollywood chiama, FBI risponde

Star Wars: Hollywood chiama, FBI risponde

Presi di mira due siti che avevano osato pubblicare i tracker ai file che contengono l'ultimo film di George Lucas. Il file circola ugualmente, il primo diffusore non è stato individuato
Presi di mira due siti che avevano osato pubblicare i tracker ai file che contengono l'ultimo film di George Lucas. Il file circola ugualmente, il primo diffusore non è stato individuato


Washington (USA) – Gli investigatori dell’ FBI colpiscono i siti BitTorrent che in anteprima avevano reso pubblici i tracker ad una copia dell’ultimo episodio della saga di Star Wars. Il governo degli Stati Uniti ha sequestrato i siti web utilizzati da due tra le più vaste comunità online di utenti BitTorrent: si tratta dei network Elite Torrents e Bit-ance . Gli amministratori di questi portali, organizzati come directory di link a film e materiali di ogni genere, sono stati incriminati perché avrebbero facilitato il download di oltre due milioni di file tra film, videogiochi e software di ogni tipo.

La missione, nome in codice D-Elite , ha coinvolto persino la più avanzata unità speciale di polizia telematica americana ed è partita grazie ad una denuncia di MPAA . Come si ricorderà, nei giorni scorsi proprio MPAA aveva promesso che avrebbe colpito chi ha diffuso l’ultimo episodio della saga di Guerre Stellari. Gli agenti hanno condotto numerose perquisizioni in tutto il paese ed hanno preso possesso dei server utilizzati dai due noti tracker log compresi .

La polizia federale statunitense, con la partecipazione del Dipartimento di Giustizia e degli esperti antiterrorismo dell’ Homeland Security , è così convinta di avere sventato la minaccia fantasma che incombe sull’industria multimediale made in USA . Un “successo” riassumibile in una sola frase, rivolta a tutti i pirati: ” Ogni resistenza è inutile “.

Già, perchè nonostante il tono tipicamente cinematografico e vagamente familiare, è proprio questo il duro messaggio lanciato dalla Casa Bianca a tutti coloro che usano le reti P2P per attività fuorilegge. Un comportamento sempre più diffuso in tutto il mondo, che da anni come noto fa tremare gli esponenti dell’industria multimediale che protestano per i danni che subirebbe l’economia americana. Ne è convinto il vicedirettore dell’FBI, Louis Reigel, che in questa occasione si è lanciato nell’affermare che “la nostra economia sta subendo duri colpi a causa dei ladri del copyright: lavoriamo a stretto contatto con tutte le forze pubbliche e private del paese per identificare i responsabili di questo fenomeno”.

Il magistrato John Richter, direttore delle indagini, ha commentato: “Non ci sarà via di scampo per questi criminali, che spesso utilizzano le ultimissime tecnologie”. L’abuso di sistemi legittimi come BitTorrent starebbe “mettendo a repentaglio tantissimi posti di lavoro”, ha concluso Richter. Secondo le autorità federali, BitTorrent rappresenta la punta di diamante degli strumenti utilizzati per la diffusione di materiali pirata e a testimoniarlo sarebbero anche le numerose denunce di MPAA .

Se la vita non è facile per le comunità web legate alle attività torrentizie, il massiccio dispiegamento di forze in questo ultimo capitolo della guerra alla pirateria non sembra proprio aver risolto il problema a monte dell’operazione D-elite: il malfattore che ha reso di pubblico dominio Star Wars – La vendetta dei Sith resta avvolto nel mistero. Ma soprattutto a piede libero: voci infondate lo danno sghignazzante, disperso tra i capannoni degli studios di Hollywood.

Tommaso Lombardi

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Pubblicato il
27 mag 2005
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