Tokyo – Il governo giapponese annuncia massicce operazioni di polizia per bloccare il crescente fenomeno delle cosiddette comunità per il suicidio , siti web adibiti a forum per aspiranti Seneca . “Il governo vuole combattere i contenuti illegali e dannosi che proliferano su Internet, nel pieno rispetto della libertà d’espressione e di comunicazione”, sottolineano i portavoce della Polizia Nazionale.
L’obiettivo dei cybercop del Sol Levante è stroncare i siti considerati pericolosi : il Giappone, tra i paesi con il più alto tasso di suicidi ed i più bassi indici di criminalità violenta, nel 2004 ha registrato un’impennata nel numero di reati connessi ad Internet.
Secondo le autorità, alcune pagine gestite da piromani e bombaroli avrebbero causato un aumento allarmante nella circolazione di esplosivi. Nello scorso mese, un giovane studente delle superiori ha gravemente ferito 58 coetanei facendo esplodere un ordigno artigianale costruito su indicazione di un manuale trovato in Internet. Negli ultimi due anni, circa 100 giovani hanno perso la vita in suicidi collettivi, organizzati ad hoc tra anonimi tramite appositi forum online.
Per contrastare la proliferazione di questi inquietanti fenomeni, la polizia ha commissionato lo sviluppo di sistemi per il filtraggio . Il progetto sarà condotto in collaborazione con grandi ISP ed aziende private “nel pieno rispetto delle libertà civili”, dichiarano i portavoce del governo.
L’adesione a questo blando programma di censura sarà del tutto volontaria . Successivamente, la stessa politica restrittiva si abbatterà anche sui telefoni cellulari : nel lontanissimo Giappone, il telefonino è lo strumento più utilizzato per connettersi alla Rete.
T.L.