In Germania cellulari accesi in aereo

In Germania cellulari accesi in aereo

Dall'anno prossimo i passeggeri sui voli commerciali potranno utilizzare i propri telefonini, almeno sui velivoli predisposti
Dall'anno prossimo i passeggeri sui voli commerciali potranno utilizzare i propri telefonini, almeno sui velivoli predisposti


Berlino – Sarà la Germania con ogni probabilità il primo paese europeo a consentire in modo continuativo l’uso dei telefoni cellulari sui voli commerciali. Lo ha annunciato nelle scorse ore il ministero dei Trasporti, specificando che l’attuale divieto verrà cancellato a partire dall’anno prossimo.

In questi mesi la questione è stata al centro di infuocati dibattiti in diversi paesi, soprattutto negli Stati Uniti, dove non tutti sono ancora convinti della bontà della proposta della Commissione federale sulle comunicazioni, FCC , di consentire l’uso dei cellulari, compresi quelli GPRS o UMTS.

Al centro, evidentemente, la questione sicurezza e l’atteggiamento del pubblico verso questi servizi: dopo che per anni ed anni i passeggeri sono stati istruiti a spegnere il proprio telefonino in aereo, si avverte una “resistenza culturale” all’idea che possa essere nuovamente utilizzato in volo.

L’annuncio del ministero tedesco arriva a breve distanza dai risultati di un approfondito studio sulle interferenze nelle strumentazioni di bordo condotto dal Centro aerospaziale tedesco, DLR , secondo cui i telefonini non rappresentano un problema per gli impianti utilizzati sui velivoli commerciali.

La notizia è senz’altro di grande interesse per le compagnie aeree, in particolare quelle europee, che dopo aver introdotto la connettività internet da tempo accarezzano l’idea di consentire anche l’uso dei telefoni mobili. In questo senso peraltro lavorano diversi produttori, come Ericsson , che ha realizzato di recente una piattaforma tecnologica per l’uso dei cellulari in volo, “GSM on Aircraft”, pensata per riprodurre le condizioni offerte a terra dalle normali stazioni base della telefonia mobile. La soluzione sembra convincente, visto che Airbus sta lavorando sull’ipotesi di integrarla su molti dei propri aeroplani impegnati nelle tratte a breve e medio raggio.

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Pubblicato il
6 lug 2005
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