Un flat dial-up Telecom per tutti

Un flat dial-up Telecom per tutti

Non si sa quando, ma è imminente, dice Telecom Italia a Punto Informatico. La flat avrà caratteristiche simili a quelle dell'offerta business già lanciata
Non si sa quando, ma è imminente, dice Telecom Italia a Punto Informatico. La flat avrà caratteristiche simili a quelle dell'offerta business già lanciata


Roma – Sì, Telecom Italia intende lanciare un’offerta dial-up flat per utenti residenziali che faccia il paio con quella business presentata nei giorni scorsi. L’ha comunicato un portavoce di Telecom a Punto Informatico. È così confermata quella che finora è stata una voce di corridoio, partita da una notizia ufficiosa pubblicata la settimana scorsa dall’associazione Antidigital Divide .

I prezzi saranno simili a quelli dell’offerta business (10 euro al mese Iva esclusa per una flat totale). Potrebbero essere quindi piuttosto interessanti rispetto alle tariffe a cui sono loro malgrado abituati gli utenti italiani non coperti da ADSL. Da anni infatti, i canoni per navigare dial-up senza limiti (o quasi) sono più cari di quelli ADSL: svariate decine di euro al mese. Tanto da spingere alcuni utenti ad arrangiarsi con flat Gprs o Edge, per risparmiare. La morte della flat mobile di Wind ha però reso meno efficace questa soluzione: non ci sono più, adesso, offerte flat totali su rete mobile. Già, le circostanze hanno spinto, negli anni, gruppi di utenti a un uso “contro natura” di una connessione mobile: da casa e da postazione fissa. È un indizio che fa riflettere. Perché mette a nudo quella che è stata un’anomalia persistente del mercato delle connessioni italiane, così povero di alternative per chi non è coperto da ADSL e vuole restare online a lungo.

Adesso c’è da sperare che questa anomalia si stia esaurendo, con l’arrivo delle offerte di Telecom, che forse saranno poi doppiate da quelle di qualche concorrente. Il punto è che negli ultimi quattro anni gli operatori principali sono stati tutti concentrati sullo sviluppo dell’ADSL; si sono però ormai accorti che il mercato banda larga è avviato e che possono quindi permettersi di dedicare tempo ed energie ad altri tipi di offerte.

Resta un dubbio. Perché le offerte dial-up flat ora sul mercato sono molto più care rispetto a quella lanciata da Telecom? Eppure anche quest’ultima, come le altre, è basata sull’offerta all’ingrosso Friaco . Come mai Telecom, sfruttando la propria stessa offerta all’ingrosso, riesce a fare prezzi molto più bassi di quelli dei concorrenti? La spiegazione non è per forza quella che i maligni avranno pensato- ossia che le offerte al dettaglio di Telecom, nonostante il via libera ottenuto dal Garante , non siano in realtà e a tutti gli effetti replicabili da un concorrente che usi l’offerta all’ingrosso Friaco. Altre due spiegazioni sono possibili; non si escludono a vicenda ma sono due fattori che possono avere contribuito assieme a rendere molto costose le attuali dial-up flat. Forse gli operatori finora hanno voluto fare grandi margini sui prezzi delle dial-up flat: li avrebbero tenuti alti approfittando della assenza di concorrenti di grosso calibro, Telecom e Wind, in questo mercato. Oppure: Telecom riesce a fare prezzi più bassi poiché ha migliori economie di scala.

La Friaco permette di comprare da Telecom traffico a forfait da usare per connessioni dial-up; per ottimizzare l’uso di quanto acquistato, bisogna avere molti clienti distribuiti sui vari punti di presenza nazionali. Il punto è che le dial-up flat sono stati per anni prerogativa di una moltitudine di piccoli provider. È stato insomma un mercato molto frammentato, abitato da numerosi piccoli concorrenti, con pochi utenti per ciascuno. Le economie di scala in gioco sono state finora troppo limitate per consentire canoni economici. Il risveglio dell’attenzione di Telecom nel mercato dial-up flat potrebbe cambiare le cose.

Alessandro Longo

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Pubblicato il
14 lug 2005
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