GTA piccante? Colpa dei pirati

GTA piccante? Colpa dei pirati

Se Grand Theft Auto può essere trasformato in un video soft-porn la colpa non è del produttore che lo ha creato e distribuito ma di pirati senza volto. Hilary Clinton chiede un'indagine ufficiale
Se Grand Theft Auto può essere trasformato in un video soft-porn la colpa non è del produttore che lo ha creato e distribuito ma di pirati senza volto. Hilary Clinton chiede un'indagine ufficiale

Washington (USA) – La pioggia di accuse contro Rockstar Games non accenna a diminuire e persino la senatrice Hilary Clinton, ex first lady statunitense, ha richiesto alle autorità di fare luce sulla faccenda. All’origine del polverone mediatico c’è naturalmente la patch che aggiunge scene erotiche al popolare “Gran Theft Auto San Andreas”.

I portavoce di Rockstar hanno negato di avere qualsiasi responsabilità nella diffusione della modifica incriminata e scaricano la colpa su anonimi pirati : “Abbiamo appreso che la patch è stata programmata da alcuni hacker (sic) che hanno modificato e ricompilato illegalmente il codice del nostro software”, si legge in un comunicato ufficiale.

Tuttavia l’autore della patch, Patrick Wildemborg, ribadisce di avere semplicemente sbloccato dei contenuti già presenti all’interno della versione originale di GTA: “Basta semplicemente cambiare un’impostazione e si disattiva una sorta di censura”, sostiene Wildemborg, “così che tutte le scene rimosse possono mostrarsi integralmente”.

L'ex first lady I vertici della software house di San Francisco temono che l’avversione che monta nell’opinione pubblica possa fiaccare le vendite del proprio cavallo da battaglia – la “serie” di Grand Theft Auto, ormai giunta all’ennesimo episodio. La pressione da parte di soggetti istituzionali e privati si fa sempre più forte: le possibilità che GTA venga proibito ai minori si fa sempre più reale.

Questo è ancora più probabile dopoché l’influente senatrice Clinton , del partito democratico, ha denunciato l’accaduto alla Federal Trade Commission , l’autorità garante per il commercio all’interno degli Stati Uniti. “Non c’è dubbio che la diffusione di videogiochi così violenti ed espliciti possa rendere più difficile l’educazione dei minori”, sostiene la Clinton nella missiva con cui chiede la messa al bando di GTA per i minorenni.

La FTC ha così avviato un’ indagine ufficiale che potrebbe terminare con un nuovo rating da parte di ESRB, l’ente che vigila sui contenuti videoludici. Ma Take Two Interactive , distributore ufficiale dei prodotti Rockstar Games, non demorde ed è sicura di avere il coltello dalla parte del manico: “Sappiamo che ESRB non vieterà Grand Theft Auto”.

Tommaso Lombardi

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Pubblicato il
15 lug 2005
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