India, tre arresti per MMS osceni

India, tre arresti per MMS osceni

Sono solo tre dei molti che in questi giorni si scambiano un video realizzato con un fotofonino che ritrae una celebre attrice. Ma fermare la sua circolazione appare utopico
Sono solo tre dei molti che in questi giorni si scambiano un video realizzato con un fotofonino che ritrae una celebre attrice. Ma fermare la sua circolazione appare utopico


Nuova Delhi – In tre sono finiti agli arresti nelle scorse ore durante un blitz della polizia indiana a Jabalpur, una città della regione centrale del paese Madhya Pradesh: tutti e tre sono accusati di aver scaricato dai propri computer sui propri telefonini immagini pornografiche illegali.

L’operazione non è il frutto di qualche strisciante bigottismo quanto invece di una inchiesta che la polizia locale sta conducendo attorno alla circolazione di un video realizzato con un videocellulare: nel video sarebbe ritratta una celebre attrice, Mallika Sherawat, nel corso di un incontro amoroso con uno straniero. La circolazione di questo video ha indotto l’attrice a denunciare il fatto e da qui sono partite le indagini: i tre non sono utenti qualunque, sono produttori e rivenditori di computer che si ritiene possano aver avuto un ruolo nella circolazione del video.

Un portavoce della polizia ha dichiarato ai reporter che “il blitz è stato compiuto dopo la segnalazione che un videoclip MMS di una ragazza della zona aveva iniziato a circolare tra utenti di telefonia mobile. Tre computer e otto video pornografici sono stati sequestrati” ai tre.

Va detto però che questo video, che dura 8 minuti e che risente della qualità non eccezionale del telefonino con cui è stato ripreso, gira già da giorni dentro e fuori dalla rete indiana e non è chiaro come la polizia possa fermarne la diffusione. I tre arrestati, peraltro, si esclude siano coloro che hanno abusivamente ritratto l’attrice e gli autori del misfatto rimangono sconosciuti.

Questo caso è già il secondo del genere in India. Il primo si era rivelato di grande imbarazzo per le autorità perché aveva portato all’ arresto di un dirigente eBay dopoché sul sito indiano del gruppo americano era stato posto all’asta un video a luci rosse. Si trattava di un video realizzato da un giovane, che ritrae la sua ragazza impegnata in un atto di sesso orale con lo stesso ragazzo, poi finito in vendita su quelle pagine. Il giorno dopo il dirigente eBay è stato scarcerato ma la polemica sull’operato della polizia rimane assai accesa. Va detto comunque che la legge indiana attualmente punisce fino a cinque anni di reclusione chi distribuisce immagini di questo tipo ottenute illecitamente.

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Pubblicato il 19 lug 2005
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