Milano – Conformandosi ad una sensibilità verso l’ambiente che è ormai patrimonio di buona parte dell’industria hi-tech, e preparandosi ad una imminente direttiva dell’Unione Europea, AMD ha annunciato di aver sensibilmente ridotto la percentuale di piombo presente nei suoi processori.
L’azienda anticipa di quasi un anno l’entrata in vigore della nuova normativa europea , nota come RoHS (Restriction of Hazardous Substances), che dal primo luglio 2006 imporrà la diminuzione delle quantità di piombo presenti nei prodotti elettronici. In vista di questa transizione, il chipmaker di Sunnyvale sostiene di essere impegnata già da anni nell’eliminare progressivamente il piombo dai propri processori e chipset per PC.
Anche Intel, lo scorso anno, ha annunciato una riduzione del 95% del piombo contenuto nei suoi chip. AMD non ha quantificato i suoi tagli, ma in questo documento spiega che vi saranno due tipi di prodotti: quelli certificati Pb-free , contenenti al massimo lo 0,1% di piombo, e quelli certificati Pb reduced , che potranno contenere percentuali di piombo più elevate, ma pur sempre contenute.
AMD ha iniziato a produrre già da questo mese processori conformi alla direttiva RoHS, in particolare le linee Opteron, Athlon 64, Turion 64 e Sempron. AMD dispone anche di diversi chipset conformi alla futura normativa, come i modelli AMD-8111, AMD-8131, AMD-8132 e AMD-8151.
“AMD si è impegnata già da tempo a rispettare l’ambiente”, ha dichiarato Dirk Meyer, president e COO del Microprocessor Solutions Sector di AMD “e sta sviluppando soluzioni efficaci per ridurre le quantità di piombo e raggiungere la conformità con la direttiva RoHS, senza sacrificare le altre caratteristiche dei prodotti”.
Per ulteriori informazioni sulle iniziative AMD per la realizzazione di microprocessori privi di piombo è possibile consultare questo indirizzo .
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21 lug 2005