XBox modificata? In galera

XBox modificata? In galera

Un tribunale americano condanna il titolare di un'azienda che vendeva Xbox ritoccate. I produttori di software: console pronte per leggere giochi pirata
Un tribunale americano condanna il titolare di un'azienda che vendeva Xbox ritoccate. I produttori di software: console pronte per leggere giochi pirata


Washington – Hitesh Patel, tecnico della piccola catena di negozi Pandoràs Cube , è un criminale : un furfante atipico che installa modchip per Xbox, la popolarissima console prodotta da Microsoft o le vende ricolme di giochi pirata. Lo hanno stabilito alcuni giudici statunitensi: Patel, che si era costituito per evitare sanzioni ancora più pesanti, è stato infatti condannato a quattro mesi di reclusione .

Così un tribunale dello stato del Maryland si è appellato al durissimo Digital Millennium Copyright Act per stroncare l’attività di Patel e soci, denunciata negli scorsi mesi dalla lobby antipirateria Electronic Software Association . Il prodotto di punta della Pandoràs Cube era la cosiddetta “Super Xbox” – una console, in pratica, venduta con molti giochi pirata precaricati e pronta per far girare qualsiasi tipo di DVD e CD.

“Queste console venivano vendute appositamente per promuovere la pirateria”, sostiene Douglas Lowenstein, presidente di ESA. “Sono grato alle autorità per questa importante condanna, che manda un messaggio ben preciso al gran numero di pirati che operano su tutto il territorio nazionale: infrangere la proprietà intellettuale è un crimine dalle gravissime conseguenze”, conclude Lowenstein in una nota ufficiale.

ESA è riuscita ad incastrare tutto l’organico della Pandoràs Cube, per un totale di quattro denunce: gli altri membri della banda, che secondo gli inquirenti “operavano ingenuamente alla luce del sole”, verranno processati nei prossimi mesi. “Ci sono tante altre aziende che creano e vendono Xbox modificate”, ammettono i difensori legali di Patel, “ma a differenza della Pandoràs Cube agiscono nell’ombra e non hanno siti web dove vendere le proprie merci”.

“Non scapperete”, dichiara il presidente di ESA rivolgendosi a pirati e modificatori di console. Storie come quella di Hitesh Patel, che dovrà scontare una pena complessiva di otto mesi – quattro di carcere e quattro di arresti domiciliari -, fanno certamente riflettere. Ma l’attenzione verso questo genere di attività aumenta, come dimostra un caso simile che ha coinvolto di recente anche i tribunali del Regno Unito .

Tommaso Lombardi

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Pubblicato il
29 lug 2005
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