Pronta la superbambola

Pronta la superbambola

Non è una Velina: è la versione tecnologica del più classico dei bambolotti per bambine. Con chip RFID e funzioni di riconoscimento vocale, si prepara ad invadere i paesi anglosassoni per il periodo natalizio
Non è una Velina: è la versione tecnologica del più classico dei bambolotti per bambine. Con chip RFID e funzioni di riconoscimento vocale, si prepara ad invadere i paesi anglosassoni per il periodo natalizio


New York – Addio Barbie, addio bambole “low-tech”: un concentrato di tecnologia chiamato Amazing Amanda sta per invadere il mercato dei giocattoli per bambine. Il nuovo balocco, nato dall’idea dall’ingegnosa Judy Shackelford, ex vicepresidente di Mattel , è pronto per definire un nuovo standard nelle camerette delle bimbe inglesi. Disponibile a partire dal prossimo mese ad un costo di 99 dollari , Amazing Amanda è dotata di dispositivi RFID, banchi di memoria e funzioni per il riconoscimento vocale.

In parole povere, il giocattolo sarà una versione abbordabile e relativamente poco complessa di robot da intrattenimento. La Shackelford, che ha scelto di produrre la bambola cibernetica nel cuore della Cina ad alta tecnologia, afferma di aver creato un oggetto “in grado di ascoltare, parlare e trasmettere emozioni”. La bionda Amanda, in plastica e silicio, promette di essere realisticamente espressiva ed in grado di riconoscere l’ambiente circostante .

Equipaggiata con un scanner a radiofrequenze integrato, il robottino avrà ad esempio un livello primordiale e primitivo di “autocoscienza simulata”: infatti Amanda riconoscerà oggetti e vestiti, ricorderà alle bambine l’arrivo di festività come il giorno di san Valentino e la festa della mamma.

La Shackelford è entusiasta della propria creazione, mentre alcuni esperti hanno già lamentato la “fine dell’immaginazione” per le bambine di domani, immerse nella delicatissima fase dell’infanzia. “Il sistema per il riconoscimento vocale integrato in Amanda”, sostiene Todd Mozer, ingegnere che ha lavorato alla bambola, “le permette persino di parlare”. Già nella sua prima versione, la bambola include circa un’ora di risposte preprogrammate , canzoncine e giochi adatti alla target d’età.

C’è da immaginare che, nel prossimo futuro, gli ingegneri metteranno a punto versioni sempre più evolute di Amazing Amanda. Alcuni analisti di mercato intervistati dal New York Times sostengono che l’introduzione di Amanda risponde alle “esigenze delle bambine moderne” e rappresenta un uso “altamente innovativo” delle tecnologie informatiche ed elettroniche.

L’invasione della macchine, paventata da certi neoluddisti, inizierà dalle camere da letto delle bambine?

Tommaso Lombardi

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Pubblicato il 31 ago 2005
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