Report/ Il pianeta degli Amighisti

Report/ Il pianeta degli Amighisti

a cura di Luca Schiavoni - Empoli, weekend dedicato ad Amiga tra novità, nostalgia e innovazione. Preparandosi a Pianeta Amiga 10. Ecco cosa bolle in un sempre più vivace pentolone alternativo
a cura di Luca Schiavoni - Empoli, weekend dedicato ad Amiga tra novità, nostalgia e innovazione. Preparandosi a Pianeta Amiga 10. Ecco cosa bolle in un sempre più vivace pentolone alternativo

Empoli – Palazzo delle Esposizioni di Empoli, tra tavoli di programmi e pezzi di hardware, schermi LCD che mostrano applicazioni e giochi, macchine in corso di sviluppo e nuovi sistemi operativi. Non è la solita kermesse dei big dell’informatica, non ci sono meline e “viste” su finestre standard, questa è la festa dell’Amiga e di chi ancora ci crede e lavora, ci gioca e smanetta, di chi la notte si addormenta contando le “bouncing ball” bianche e rosse, di chi nonostante le alte e basse maree dell’industria dedicata resiste ed insiste.

Che l’ Amiga sia uno dei computer più incompresi della storia dell’Informatica è un dato di fatto difficilmente contestabile: di fatto forse merita e meritava una “vecchiaia” e maturità più gloriosa ed una diffusione maggiore. Ma quel che non ha fatto l’Amiga l’hanno fatto gli Amighisti , che come ogni anno si ritrovano in raduni e fiere come l’appena concluso Pianeta Amiga , giunto alla nona edizione e di cui sono già disponibili alcune foto sul sito Amigapage grazie a Claudio Marro Filosa, uno dei promotori di questo incontro, nonché ottimo cicerone.

Nonostante una presenza di pubblico inferiore al solito, anche a causa del fatto che quest’anno Pianeta Amiga è stato anticipato ai primi di settembre, l’aria che si respira è quella di una tifoseria fedele e agguerrita. Si fronteggiano OS4 e MorphOS sui due lati della grande sala, passando tra emulatori con lacrimuccia nostalgica compresa nel prezzo, listini di accessori nonché moglie e marito che discutono dell’acquisto di una gloria del passato usata ad un prezzo stracciato.

Clicca per ingrandire Ai duri e puri amighisti, veri protagonisti del weekend, basta poco per lanciarsi in spiegazioni e dimostrazioni: uno dei beta tester e traduttori di OS4 presente al banco di Virtual Works , il simpatico Stefano Guidetti , non riesce neanche a riprendere fiato raccontandomi e mostrandomi le tante migliorie e “techno gadget” introdotti nel nuovo sistema ancora in fase beta ma pronto al lancio nei prossimi mesi.

Un grande AmigaOne equipaggiato da OS4 viene spremuto fino in fondo con tanto di Guru Meditation (ehm!)… persino lo storico errore di sistema ora è più intelligente e fornisce molte informazioni sul blocco aiutando quindi la risoluzione del problema, e consentendo a volte di recuperare lo stato del sistema senza riavviare.

Clicca per ingrandire Riavvio che comunque richiede solo pochi secondi di attesa a caldo, al massimo qualche decina nel caso di un riavvio a freddo. OS4 era visibile anche su un 1200 ed un 4000.

Tra le perle di OS4 spicca il supporto nativo ai file PDF, il porting di Ghostscript per la creazione di PDF, un player multimediale per vedere anche DVD, interfaccia modificabile tramite skin (ce n’è anche una che non amano molto… simil XP!) e desktop multipli tutt’altro che virtuali . È persino possibile creare, alla bisogna, nuovi desktop di risoluzioni e profondità colore indipendenti e spostare col drag’n’drop file da un piano di lavoro ad un altro.

Se un’immagine vale più di mille parole beh.. un filmato ne vale almeno diecimila: ecco qui un piccolo filmato (518 KB) in Divx che mostra tre video lanciati in contemporanea che scorrono fluidi su un computer 800mhz . Ed il bello è che tutto quel desktop in “movimento” poteva essere spostato per far spazio ad un altro desktop con altre applicazioni e file aperti. L’applicazione Hollywood consente di creare presentazioni e realizzazioni multimediali con poco sforzo (ma ancora poche procedure guidate per semplificare le operazioni di scripting), mentre utilità di sistema come la gestione delle partizioni, supporto a periferiche esterne come le tanto diffuse chiavettine USB, masterizzazione di supporti CDRW o un avanzata gestione di font True Type e Open Type dimostrano che gli sviluppatori non stanno con le mani in mano.

In un sistema in fase Beta, con continui aggiornamenti da eseguire, Amiupdate è l’applicazione che si occupa di controllare se bug e patch sono disponibili on line e si preoccupa anche di scaricarli ed eventualmente installarli. Qualcosa di simile sarà probabilmente integrato anche nel sistema definitivo, per facilitare aggiornamenti ed estensioni delle applicazioni. Il lancio della versione definitiva è previsto per la fine dell’anno.

Clicca per ingrandire “Quasi tutti qui hanno anche un altro computer Windows, Mac o Linux” – racconta Guidetti – “ma possedere un Amiga in buono stato e aggiornato è un po’ come tenersi in garage l’auto d’epoca tirata a lucido… è da appassionati!”

“Un’auto d’epoca con grandi prestazioni” – gli fa eco un altro “amigo” – “visto che comunque con un Amiga recente, al momento, è possibile navigare in rete senza rischio di virus o dialer, giocare con un enorme parco giochi, creare documenti e presentazioni, gestire la posta e molto altro ancora”.

E come smentirlo? Basta sfogliare qualche pagina della rivista BitPlane per rendersi conto che l’Amiga non è solo “un vecchio computer per nostalgici” come il mio vecchio Sinclair Spectrum 48k : funzionante ma inutile ormai per la maggior parte delle applicazioni di cui ho bisogno. Pochi sanno che l’Amiga portò per primo il raytracing nei computer domestici con Sculpt 3D ed era un computer “a colori” mentre tanti scatoloni grigi e poco multimediali cominciavano ad invadere case ed uffici. Oggi, con il supporto alle schede Radeon per il video e Terratec per l’audio, è ancora capace di stupire.

Clicca per ingrandire Lo dimostra entusiasta Michele Magliocca di Pegasos Italia tra una partita di Quake III ed una a Wipeout 2097, mentre alcuni curiosi scartabellano trailer di Matrix e altri video a tutto schermo sul suo grosso Amiga colorato e vittima del “modding” (che sta a significare la modifica dell’aspetto del computer, non è una forma di mobbing!): un moderno Pegasos equipaggiato con MorphOS che richiama la curiosità di parecchi avventori.

MorphOS è velocissimo, e permette di far girare un grande numero di giochi e applicazioni progettati per Amiga” racconta Magliocca che presentava ad Empoli l’ultima versione di questo gioiellino, fedelissimo condottiero nella crociata che vede contrapposti AmigaOne/Os4 e Pegasos/MorphOS. Agli occhi dell’utente finale va detto che le interfacce di entrambi i sistemi sono, con piccole differenze, entrambe molto ben fatte e comode da usare e modificabili tramite skin, ed entrambe vanno nella direzione comune e meritoria di tener viva la memoria e soprattutto l’uso di un Signor Computer.

Clicca per ingrandire “Ci sono campi in cui Amiga può ancora correre a testa alta” – continua Magliocca, mentre si intromette nella chiacchierata, con il sorriso di chi è contento dello svolgimento di questo Pianeta Amiga, anche Jares della Jasa Communications, uno di coloro che hanno permesso che questa nona edizione si sia svolta con tanto di ingresso gratuito. “Ed il prossimo anno la decima edizione, che cominceremo a preparare con grande anticipo, offrirà un grande spazio aperto a tutto il retrocomputing.. attivo! Nel senso che non vogliamo vedere Vic20 spenti ed impolverati, ma computer accesi e funzionanti con utenti che ancora li usano per tante applicazioni”. Nel suo piccolo , Jares utilizza Amiga persino per gestire delle mense universitarie, ed è uno dei motori inarrestabili di questa kermesse sin dalla prima edizione.

“Prima o poi qualcuno comincerà a cercare alternative a quelli che stanno diventando dei sistemi sempre più controllati e controllabili, vedi Palladium…” – borbotta preoccupato un altro “amigo”, anche se a causa di alcune licenze “a monte” e dello scarso numero di sviluppatori, finora non si parla ancora di “aprire completamente a tutti” i codici di questo storico sistema e dei vari OS ora disponibili.

Su un banco, tra vario hardware ed un portatile che mostrava un emulatore Amiga in tutto il suo splendore, faceva capolino Zeta della YellowTab , a rappresentare “un’altra alternativa”, proponendo un sistema operativo diffuso già in centinaia di migliaia di copie sul quale girano versioni italiane di Firefox, Thunderbird, NVU e correttori ortografici localizzati.

Chi invece si accontenta dell’operazione Nostalgia gradirà la proposta software di Cloanto, che ad Empoli presentava la versione lusso di Amiga Forever , emulatore Amiga per Pc Windows ora disponibile anche in una versione corredata da Dvd contenenti filmati storici dell’avventura Amiga, dalla presentazione del 1985 ad interviste ai padri di questo sistema, sottotitolati in italiano.

L’emulatore, visibile qui , può senz’altro costituire il primo passo per riscoprire, riavvicinarsi e stupirsi di Amiga.

Clicca per ingrandire Internet per fortuna, con siti come AmigaPage o Amiga.it e tantissimi forum dedicati, purtroppo non sempre in italiano, ancora una volta rappresenta lo spazio comune nel quale sentirsi meno soli, e finché quella pallina rossa e bianca continuerà a rimbalzare su qualche monitor, che sia Lcd o Crt, che sia un OS o un altro, che sia emulata e non, starà a significare che una vecchia e cara Amiga, ancora scattante, è viva e vegeta. Con vantaggi per tutti.

a cura di Luca Schiavoni

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Pubblicato il 6 set 2005
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