Peacelink: Yahoo ha violato i diritti umani

Peacelink: Yahoo ha violato i diritti umani

La storica associazione per la pace e i diritti dell'individuo condanna con fermezza la pesantissima sentenza contro il giornalista cinese Shi Tao e chiede agli utenti di boicottare subito i servizi di Yahoo!
La storica associazione per la pace e i diritti dell'individuo condanna con fermezza la pesantissima sentenza contro il giornalista cinese Shi Tao e chiede agli utenti di boicottare subito i servizi di Yahoo!


Roma – Riceviamo e volentieri pubblichiamo un comunicato diramato dalla celebre associazione Peacelink , motore della telematica per la pace e centro di numerose iniziative internazionali a favore delle libertà dell’individuo, a proposito della tristissima vicenda che ha coinvolto il giornalista cinese Shi Tao, di recente condannato a 10 anni di carcere dal regime di Pechino , e la multinazionale americana Yahoo!

All’ambasciatore in Italia della Repubblica democratica cinese
Al ministro degli Esteri del governo italiano
A Yahoo Italia
Ai lettori del sito www.peacelink.it

L’Associazione PeaceLink esprime la propria NETTA CONDANNA per quanto è accaduto al giornalista cinese Shi Tao.

Shi Tao, condannato a 10 anni per aver rivelato “segreti di Stato” ha in realtà divulgato una circolare del governo cinese con cui si vietava ai mass media della Repubblica democratica cinese la commemorazione della strage di Tienanmen.

Pertanto Shi Tao non si è reso responsabile di violazione di segreto di Stato ma ha reso noto un tentativo del governo cinese di imbavagliare la stampa e le tv in violazione dell’articolo 19 della Dichiarazione dei Diritti dell’Uomo.

È stato violato, sia da Yahoo sia dal governo cinese, l’articolo 19 della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo che afferma:
“Ogni individuo ha il diritto alla libertà di opinione e di espressione, incluso il diritto di non essere molestato per la propria opinione e quello di cercare, ricevere e diffondere informazioni e idee attraverso ogni mezzo e senza riguardo a frontiere”.

PeaceLink è direttamente interessata a questa vicenda in quanto l’articolo 3 del proprio statuto promuove la difesa della “cultura della legalità e dei diritti civili, in particolare i diritti telematici, i diritti all’espressione multimediale del pensiero e i diritti al pluralismo informativo”.

Siamo in presenza quindi di una duplice violazione di una Carta firmata in sede Onu da tutte le nazioni del mondo.

L’Associazione PeaceLink:

1) chiede all’ambasciatore Cinese in Italia di sollecitare una revisione del processo

2) chiede al ministro degli Esteri italiano di esprimere la posizione del governo italiano in merito

3) chiede ai responsabili italiani di Yahoo Italia di dissociarsi dall’azione repressiva compiuta da Yahoo ai danni di Shi Tao, rivelando il contenuto di una email privata alla polizia cinese.

PeaceLink invita tutti gli utenti del servizio email di Yahoo a dissociarsi da questo provvedimento repressivo SOSTITUENDO LA LORO CASELLA DI POSTA ELETTRONICA con una casella GRATUITA del servizio www.peacemail.it lanciato in questi giorni con il sostegno di padre Alex Zanotelli, primo utente del servizio.

L’associazione PeaceLink, attraverso le caselle di posta elettronica PeaceMail, si impegna a tutelare la privacy e il diritto alla libera espressione di tutti i suoi utenti di fronte a qualunque provvedimento censorio o repressivo.

Per l’ Associazione PeaceLink
Alessandro Marescotti – Presidente
Carlo Gubitosa – Segretario

Il presente comunicato è stato inviato a
– Claudia Ronchi – PR Manager – Yahoo! Italia
– Ambasciata della Repubblica Popolare Cinese in Italia
– Ministro degli Esteri Gianfranco Fini

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Pubblicato il
22 set 2005
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