Motorola punta su cellulari da 30 dollari

Motorola punta su cellulari da 30 dollari

L'azienda statunitense ha vinto il bando indetto dalla GSM Association per la fornitura di terminali mobili low cost ai provider dei paesi in via di sviluppo. Molti i progetti in campo
L'azienda statunitense ha vinto il bando indetto dalla GSM Association per la fornitura di terminali mobili low cost ai provider dei paesi in via di sviluppo. Molti i progetti in campo


Amsterdam – Motorola ha deciso di concentrarsi sui mercati emergenti rilanciando con la commercializzazione di nuovi terminali mobili economici. Emerging Market Handset ( EMH ), l’iniziativa di GSM Association per ” connettere chi non è connesso “, dopo aver coinvolto 10 operatori in ben 17 paesi (India, Nigeria, Congo, Tunisia, Filippine etc) ha indetto un bando fra i produttori per la fornitura di cellulari. Ebbene, Motorola ha vinto, presentando quello che è stato considerato il miglior progetto sia sotto il profilo tecnico che commerciale.

Dall’inizio di gennaio 2006 venderà più di 6 milioni di cellulari ai provider nazionali coinvolti, con un prezzo di listino di 30 dollari per unità. I modelli selezionati sono stati i C113a e C113, caratterizzati da bassi consumi operativi: 330 ore in standby e 450 minuti di conversazione. Era evidente che, a parte la presenza delle funzionalità standard, le linee scelte avrebbero dovuto distinguersi soprattutto per i bassi costi di gestione.

“Credo che supereremo decisamente quota 6 milioni”, ha dichiarato Ben Soppitt, manager del programma RMH presso GSM Association.

Sebbene 2 miliardi di persone nel mondo dispongano di un cellulare, secondo gli analisti con una politica commerciale equilibrata si potrebbe incrementare vistosamente il parco utenti. Circa il 75/80% della popolazione mondiale vive in aree coperte dal segnale dei network mobili, ma solo il 25% possiede e usa un cellulare a causa dei costi onerosi.

Le vendite dei terminali low cost genereranno un profitto minimo, ma stimoleranno la crescita dello share di mercato di Motorola, permettendole di avvicinare le quote detenute da Nokia che attualmente domina con quasi il 50% delle vendite.

“Vendere, senza un grande introito, i cellulari low cost, permetterà a Motorola di fidelizzare i clienti, che magari in futuro opteranno per modelli più costosi”, ha dichiarano Ben Wood, analista presso Gartner. L’adesione dei produttori a EMH, ha aggiunto Soppitt “è stata praticamente volontaria. Il 50% delle proposte riguardavano modelli sotto i 30 dollari. La scelta a favore di Motorola è stata il frutto della valutazione della qualità complessiva, design, copertura logistica, rete post-vendita e servizio internazionale”, ha aggiunto Soppitt.

Questo tipo di strategia sembra allettare un po’ tutti i produttori, Philips in testa. Il Gruppo olandese è impegnato, infatti, nello sviluppo di nuovi prodotti super-economici, che nel 2008 potrebbe sfociare in una nuova linea con prezzi di listino vicini ai 15 dollari.

La disponibilità di cellulari low-cost e un’equilibrata politica fiscale potrebbero senza dubbio favorire un rallentamento del digital divide fra i paesi più industrializzati e quelli in via di sviluppo.

Dario d’Elia

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Pubblicato il
28 set 2005
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