Funziona il mass-computing anti-antrace

Funziona il mass-computing anti-antrace

Il progettone di condivisione della forza di calcolo attraverso uno screensaver risolve il problema in meno di un mese. Importanti i risultati
Il progettone di condivisione della forza di calcolo attraverso uno screensaver risolve il problema in meno di un mese. Importanti i risultati


Roma – In poche settimane poco più di un milione di personal computer collegati ad internet sono riusciti a compiere le analisi necessarie a individuare nuovi farmaci anti-antrace.

E’ questo forse il primo risultato di grande impatto per un uso del “mass-computing distribuito” che va diffondendosi dopo il varo del celeberrimo SETI@HOME. Come noto, si tratta di progetti che puntano a coinvolgere il maggior numero possibile di utenti dotati di personal computer la cui potenza di calcolo viene sfruttata nei momenti in cui l’utente non usa il PC per compiere calcoli e analisi all’interno di applicativi specifici.

In questo caso, come in molti altri di questo tipo, l’applicativo era contenuto in uno screensaver che si attivava dopo qualche minuto di inattività. In questo modo, nel giro di 24 giorni sono state analizzate le relazioni tra la tossina dell’antrace e più di 3,5 miliardi di diverse soluzioni farmacologiche, individuandone ben 300mila capaci di contrastare l’antrace in un modo o nell’altro.

Secondo Colin Evans, direttore dei sistemi distribuiti alla Intel che a gennaio lanciò questo programma e che da tempo si occupa di ricerca sui tumori attraverso sistemi di mass computing distribuito, “questo lavoro è molto più importante di quanto un unico supercomputer potrebbe fare. L’insieme di questi PC rappresenta una potenza informatica superiore a tutti i supercomputer del mondo messi insieme”.

La differenza, com’è ovvio, è che i singoli PC non lavorano insieme ma ciascuno di loro analizza una singola porzione del materiale complessivo, scaricando da internet l’applicativo e re-inviando l’analisi una volta compiuta al sistemone che raccoglie e gestisce i risultati di ogni singolo componente del “network computativo”.

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Pubblicato il
28 feb 2002
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