SIM solo col passaporto o documento ID

SIM solo col passaporto o documento ID

Succede in Sudafrica, paese che decide di seguire le orme di Singapore e, in nome della sicurezza, dare una stretta alle vendite di terminali mobili e SIM. Obblighi per chi perde SIM o cellulare
Succede in Sudafrica, paese che decide di seguire le orme di Singapore e, in nome della sicurezza, dare una stretta alle vendite di terminali mobili e SIM. Obblighi per chi perde SIM o cellulare


Johannesbug (Sud Africa) – Vodacom , il più grande operatore mobile sudafricano, ha annunciato che dal prossimo primo dicembre tutti gli utenti che vorranno acquistare un cellulare o una SIM pre-pagata dovranno fornire al negoziante il proprio documento di riconoscimento .

Passaporto o carta d’identità verranno così fotocopiati e i dati, presenti su di essi, inseriti in un database specifico. L’obiettivo dichiarato è quello rendere il mercato della telefonia più sicuro, e agevolare gli inquirenti nelle indagini.

Vodacom, di proprietà Telkom e Vodafone , non ha fatto altro che integrare nelle proprie procedure quanto risposto da una nuova legge sudafricana anticrimine. Le statistiche ufficiali citate a sostegno di quella norma vedono nell’uso dei terminali mobili uno degli strumenti preferenziali per la criminalità. Gli abbonati ai servizi di telefonia, come in Italia e nel resto del mondo, sono obbligati normalmente a fornire tutti i dati personali con tanto di documento di identificazione. Con questo nuova normativa l’obbligo sarà esteso anche alla maggioranza dell’utenza locale, che normalmente sfrutta i vantaggi delle SIM prepagate.

Allo stesso tempo il Governo ha voluto rimettere in discussione il valore “identificativo” dei cellulari e delle SIM: chi infatti non denuncerà lo smarrimento, il furto o la rottura dei dispositivi in proprio possesso potrà essere perseguito penalmente .

A breve è probabile che anche gli altri due operatori sudafricani, MTN e Cell C , si adeguino alla nuova normativa. Una legge quanto mai simile a quella che è stata adottata a Singapore , dove dal primo novembre tutti gli esercenti sono obbligati a richiedere agli utenti mobili una documentazione elettronica che attesti la loro identità al momento dell’acquisto di SIM prepagate.

In Europa si è già discusso di soluzioni di questo tipo e non è escluso che i legislatori possano approfittare dell’avvento dei nuovi telefoni usa e getta per “confezionare” normative ad hoc che rispondano adeguatamente al problema dell’identificazione degli utenti mobili. Ovviamente, questo potrebbe aprire la strada anche a conseguenti forzature sul mercato delle prepagate, attualmente poco regolamentato.

Dario d’Elia

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Pubblicato il
14 nov 2005
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