Standard in arrivo per il corpo-password

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Con la nascita di International Biometric Council si profilano collaborazioni con lo European Biometrics Forum per la realizzazione di standard biometrici internazionali. Un passo in avanti per le libertà individuali?
Con la nascita di International Biometric Council si profilano collaborazioni con lo European Biometrics Forum per la realizzazione di standard biometrici internazionali. Un passo in avanti per le libertà individuali?


Washington (USA) – Dopo tante chiacchiere sull’adozione delle tecnologie biometriche è nato l’ International Biometric Council (Ibac) un’organizzazione statunitense formata da esperti del settore, che si occuperà di definire i primi standard biometrici . IBM , US Department of Homeland Security e numerose organizzazioni internazionali per la sicurezza hanno dato vita al primo ente che tenterà di normalizzare il comparto biometrico, stabilendo linee guida di sviluppo.

Il primo obiettivo sarà quello di creare un rapporto sinergico con lo European Biometrics Forum ( EBF ), l’organizzazione gemella, supportata dalla Commissione Europea, che ha già iniziato a muovere i primi passi per la risoluzione dei problemi che frenano l’adozione delle soluzioni biometriche , considerate essenziali per garantire maggiore sicurezza .

“La cooperazione internazionale sulla definizione degli standard e l’interoperabilità sono essenziali per il futuro della biometrica. L’Ibac si impegnerà inizialmente in questa direzione”, ha dichiarato Bernard Didier, membro dell’Ibac e rappresentante della società di sicurezza Sagem Defense Scurite .

La creazione dell’Ibac risponderà alla esigenze governative e a quelle delle imprese, favorendo lo sviluppo. “Fino ad ora la mancanza di un ente di controllo aveva stimolato iniziative indipendenti. La Comunità Europea è già partita con progetti di e-passport, e a breve anche altri ne seguiranno le orme. Tutto questo ha bisogno di coordinamento”, ha spiegato Robert Mocny, direttore del programma US-Visit del US Department of Homeland Security.

“Ci sono organizzazioni che stanno lavorando insieme verso questa direzione, l’esigenza di creare un linguaggio comune per la realizzazione di standard è una priorità. Qualcosa che sia al di sopra delle singole giurisdizioni e sia il frutto della collaborazione tecnica nonché della vera cooperazione”, ha dichiarato Cal Slemp, vice presidente per privacy e sicurezza di IBM Global Services .

L’Ibac organizzerà due eventi internazionali all’anno, e per ora comprenderà 12 membri ufficiali che però nel tempo non potranno che aumentare visti gli obiettivi. Forse – sostiene qualche osservatori – si tratta della prima vera risposta allo scetticismo di fondo con cui molti operatori, e soprattutto l’opinione pubblica, tendono a valutare la biometria. Il progetto degli e-passport statunitensi, dotati di tecnologie biometriche integrate, è stato fortemente criticato negli ultimi mesi proprio per le modalità con cui vengono implementate. Un fatto che ha certamente accelerato la corsa verso standard condivisi. Si profila un’epoca di “maggiore sicurezza”? Qualcuno teme che in vista ci sia, invece, il “controllo totale” sull’individuo.

D.d

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Pubblicato il
17 nov 2005
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