Web/ Strumenti per lo sviluppo di siti (12)

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In questa seconda puntata dedicata a Photoshop analizzeremo più in dettaglio quelle funzionalità che lo rendono un prodotto di fascia alta
In questa seconda puntata dedicata a Photoshop analizzeremo più in dettaglio quelle funzionalità che lo rendono un prodotto di fascia alta


La sofisticata e completa gestione dei ?livelli? è sempre stato il fiore all’occhiello del prodotto di Adobe, ed infatti il meglio di sé Photoshop lo dà proprio nel momento in cui si comprende quali vantaggi porta l’utilizzo di tale importantissima funzionalità, ora presente anche su prodotti di fascia inferiore ma implementata spesso non altrettanto efficacemente.

Per chi ha conoscenze di DHTML, sicuramente avrà già incontrato un tag HTML chiamato appunto ?LAYER?, avrà quindi già più familiare il concetto stesso.

In ogni caso, Photoshop tratta la costruzione dell’immagine come se questa fosse costituita da tanti strati sovrapposti: ognuno di questi strati può contenere vari ?oggetti? che noi inseriamo nell’immagine (testo, foto, linee, ecc.) e può avere propri attributi (obreggiatura esterna, ombreggiatura interna, luminosità esterna ed interna, rilievo e smussatura, ed altro ancora).
Questo vi permette di giocare sulle trasparenze e sulle ombreggiature in modo più veloce e sicuro (se fate uno sbaglio su un livello non dovrete rifare tutta l’immagine, ma solo quel livello).

Abbiamo così scoperto il nostro primo strumento, il trattamento dei livelli a cui la Adobe assegna un proprio menù di programma… ?livelli? appunto. In questo menù troverete anche il necessario per ?fondere? alcuni livelli piuttosto che altri, ma anche per ?appiattire? l’immagine e i livelli stessi nel momento che il lavoro sarà terminato, in modo da ridurre il ?peso? dell’immagine (inteso come peso in KB).

Anche il trattamento dell’immagine è ottimo in Photoshop, ma tenete sempre bene a mente che nasce come prodotto per il desktop publishing, ovvero tutti quei lavori che poi sfociano nell’editoria e nella grafica tradizionale. Questo significa che molti strumenti potranno non servirvi affatto per produrre un ottimo prodotto per il web.

Dicevamo, l’immagine può avvalersi di molti strumenti per essere trattata, corretta, modificata. In primis troviamo, proprio nel menù ?immagine?, la tabella colori che vorremmo utilizzare (Scala di grigi, CMYK, RGB,…), questo perchè ogni tipologia di colore avrà alcune peculiarità che le altre non hanno.
In ogni caso, per il web useremo principalmente le scale di grigio, le safe palette e l’RGB.

Scelto il nostro modo di operare, potremo poi calibrare l’immagine in molti modi, come il trattamento dei canali di colore, con l’ausilio di grafici, di ?spettri? del colore, della regolazione di saturazione, luminosità, contrasto, ma anche la posterizzazione, il mixer dei canali (relativi ovviamente al modo di colore scelto), la dimensione dell’immagine e della ?tela?.
Ovviamente non mancherà lo strumento di ridimensionamento ?online?, di rotazione e gli strumenti tradizionali.

Vi troverete principalmente ad ?affrontare? altri due menù importanti per trattare i vostri lavori: i filtri e il menù di selezione, che tratterò nella prossima parte.



I filtri sono la parte più divertente del trattamento delle immagini, ovvero il laboratorio dove poter stravolgere completamente l’immagine con distorsori, effetti di luce ma anche pennelli, l’effetto pixel per ?squadrettare? l’immagine e, non da meno, la possibilità di utilizzare il ?Digimarc?, ovvero la vostra firma digitale, per proteggere da copyright le vostre immagini.

Oltre ad essere divertenti, i filtri servono molto a lavorare l’immagine e renderla più brillante nel caso abbiate a che fare con qualcosa di molto sfocato e viceversa. Servono a smussare certi difetti e correggerli poi con la dovuta cura, ma anche strumenti più tecnici come la conversione ai colori NTSC (National Television Standards Committee), per adattare i vostri lavori al ?gamut? televisivo, restringendo la tabella dei colori a quella standard televisiva.

Certo, noi non lo utilizzeremo a fondo, ma avere la possibilità di utilizzare da subito certi strumenti potrebbe farci intravedere modalità di lavoro che prima nemmeno scorgevamo… tutto sta a saperne poi cosa fare!

Il menù di selezione può risultare molto scontato, in realtà il fatto che gli abbiano dedicato una voce a parte dimostra che molto spesso si rivela un ottimo compagno per risolvere non pochi problemi, ma anche per creare effetti particolari sull’immagine stessa.

Sul lato pratico, potremmo tranquillamente affermare che una buona conoscenza di questo strumento può permettervi di realizzare delle ottime GIF trasparenti (GIF89a), spesso indispensabili per poter mettere in pratica tutte le idee che ci vengono in mente o richieste dal cliente.

Ma anche poter colorare con una diversa tonalità un’area ben definita può risultare davvero arduo senza un buon strumento di selezione… rammentate il vecchio ?Paint? di Windows?


Di Photoshop (come tutti i programmi storici) potremmo parlare ancora per diverse puntate, mettendo a nudo molti dei suoi strumenti, ma vi toglierei il piacere di scoprirlo un passo per volta a seconda del vostro bisogno o della vostra curiosità.

Quello che spero sia trapelato da questo articolo è che avere in mano un prodotto come Photoshop significa avere la possibilità di affrontare con serenità molti campi della grafica, non ristretti al solo web. Certo, questo include una maggiore curva di apprendimento, ma le soddisfazioni poi saranno davvero grandi.

Per alcuni potrebbe risultare anche sovradimensionato alle proprie reali esigenze, si tratta esclusivamente di comprendere quali prospettive ha il proprio lavoro e scegliere di conseguenza. In alternativa possiamo sempre e comunque appoggiarci a prodotti di tutto rispetto come quelli che tratteremo nelle prossime puntate di questo corso.

Chiudendo, vi ricordo che per discutere di argomenti in tema con il web designing potete scrivere a: webtools@bazzmann.com .

Marco Trevisan

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Pubblicato il
28 gen 2001
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