Il grid computing ucciderà l'AIDS

Il grid computing ucciderà l'AIDS

Il progetto si chiama FightAIDS@Home e permetterà agli utenti della rete di partecipare alla ricerca di nuove terapie per la cura di una delle patologie più infide che sta mettendo in ginocchio i paesi più poveri
Il progetto si chiama FightAIDS@Home e permetterà agli utenti della rete di partecipare alla ricerca di nuove terapie per la cura di una delle patologie più infide che sta mettendo in ginocchio i paesi più poveri


Milano – Il computing distribuito è sicuramente una delle tecnologie al servizio dell’umanità. Da ieri, forse, ancora di più grazie all’inaugurazione del progetto Internet FightAIDS@Home , un’iniziativa che permetterà di sfruttare le potenzialità di moltissimi PC per elaborare calcoli complessi, fondamentali per l’individuazione di nuove terapie per la cura dell’AIDS.

Scripps Research Institute , organizzazione statunitense non profit impegnata nella ricerca medica, insieme ad IBM ha dato vita un sistema aperto a tutti gli utenti del mondo . Per partecipare è sufficiente scaricare dal Web una piccola applicazione che, come avviene nel progetto SETI@HOME e in decine di altri progetti di ricerca, si attiva nei momenti in cui non si utilizza il PC: grazie alla connessione ad Internet è poi possibile trasmettere e ricevere risultati e dati, collaborando così al risultato finale.

“La sfida computazionale associata a questo problema deriva dall’enorme numero di possibili mutazioni di cui è necessario tenere conto e del numero altrettanto grande di potenziali composti chimici che è necessario sperimentare contro il virus”, ha spiegato Arthur J. Olson, Anderson Research Chair Professor del Dipartimento di Biologia Molecolare dello Scripps Research Institute. “Il nuovo progetto World Community Grid permetterà di effettuare milioni e milioni di calcoli con l’obiettivo di valutare le potenziali interazioni tra i composti chimici e le proteine mutanti del virus”.

In seno alla World Community Grid , l’associazione internazionale che raccoglie gli utenti e le aziende che vogliono partecipare alle iniziative di grid computing, il FightAIDS@Home sta già suscitando grande interesse, vista la delicatezza e l’ enorme diffusione dell’AIDS . “E’ con ogni probabilità l’epidemia più devastante del nostro tempo e il suo impatto sui Paesi in via di sviluppo è tanto tragico quanto destabilizzante”, ha dichiarato David Baltimore, World Community Grid Advisory Board Member, Premio Nobel per la Biologia nonché Presidente del California Institute of Technology. “Attraverso la World Community Grid, persone di ogni parte del mondo hanno l’opportunità di partecipare allo sviluppo di terapie efficaci e poco costose contro il virus HIV, alleviando l’impatto economico e sociale dell’AIDS”.

Grazie al grid computing, spiegano i ricercatori, si potrà ovviare alla carenza di costosi supercomputer dedicati, arrivando ad elaborare in modo efficiente le interazioni fra i gruppi di molecole , indispensabili alla realizzazione di farmaci.

“Non vediamo l’ora di avviare il progetto FightAIDS@Home basato sulla World Community Grid”, dichiarano gli esperti di IBM. “La World Community Grid si sta dimostrando una risorsa di incalcolabile valore per le realtà impegnate nella lotta contro alcuni dei più gravi problemi che affliggono la nostra società, e siamo in contatto con numerose istituzioni interessate a utilizzare questo prezioso asset per altri innovativi progetti di ricerca”.

Per ora gli aderenti alla World Community Grid, nata nel novembre del 2004, sono circa 100 mila con almeno 165mila postazioni PC dislocate nel mondo. Un’inezia se confrontati con i 650 milioni di PC presenti in tutto il globo ma comunque un incoraggiante inizio per l’economia computazionale.

“Non possiamo che accogliere con entusiasmo il lancio di una nuova iniziativa destinata a coinvolgere milioni di persone nel supporto della ricerca, della prevenzione e della cura per la lotta all’AIDS”, ha commentato Kandy Ferree, Presidente e CEO del National AIDS Fund. “La World Community Grid permetterà infatti di ridurre l’impatto dell’AIDS in tutto il mondo con il potenziale contributo di ogni persona. Ecco perché desideriamo incoraggiare tutti i possessori di computer ad aderire a un’iniziativa benefica tanto importante”.

Il grid computing ha già raggiunto obiettivi importanti in altri settori. Nel 2003 il progetto Folding@home ha permesso di svelare, attraverso dettagliate simulazioni al computer, uno degli aspetti più misteriosi della biologia: i processi di formazioni delle proteine, composti molto complessi di cui la biologia non è ancora riuscita a spiegare adeguatamente le differenti attività fisiologiche. Lo stesso anno è stata inaugurata un’iniziativa simile per la ricerca sul vaiolo .
Questa attività sembra rappresentare al momento l’avanguardia nel settore , almeno sotto il profilo filantropico. Il sostegno economico proviene dalle Nazioni Unite, l’Organizzazione mondiale della Sanità, il National Institutes of Health (NIH) americano e molte altre organizzazioni. Insomma, un progetto umanitario che ha bisogno di un solo clic: quello da fare qui .

Dario d’Elia

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Pubblicato il
22 nov 2005
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