Automobile Automatica Australiana

Automobile Automatica Australiana

Entro il 2020 il traffico del paese potrebbe essere popolato di veicoli capaci di muoversi ed interagire con l'ambiente in modo molto più sicuro di quelli attuali. Si muove anche l'Europa
Entro il 2020 il traffico del paese potrebbe essere popolato di veicoli capaci di muoversi ed interagire con l'ambiente in modo molto più sicuro di quelli attuali. Si muove anche l'Europa


Brisbane (Australia) – Dall’Australia, ed esattamente dalla Griffith University , arriva la notizia di un progetto per la guida automatica in veicoli di nuova concezione e macchine-robot. Il responsabile del team di ricerca, il prof. Ljubo Vlacic, ha promesso che entro il 2020 verrà sviluppato un sistema di controllo intelligente (ICS) in grado di permettere ad ogni tipo di veicolo di muoversi indipendentemente , senza il bisogno dell’intervento umano. Sensori, elettroniche e software avanzati con algoritmi specifici porteranno la conduzione verso nuove frontiere. “La mia visione è che presto o tardi disporremo di auto automatiche che potranno convivere sulle strade con mezzi guidati dagli uomini”, ha dichiarato Vlacic.

I sensori saranno in grado anche di riconoscere i segnali stradali agevolando l’unità hardware principale nella gestione degli spostamenti e velocità dei mezzi. Il primo prototipo, realizzato presso School of Microelectronic Engineering dell’università, è in grado di rilevare gli ostacoli e far reagire un mezzo di conseguenza – almeno nei test.

“La nostra tecnologia correlata al controllo e alle scelte automatiche, è in grado di abilitare vari tipi di manovra come ad esempio l’attraversamento di incroci, la fermata e ri-partenza nel traffico, i sorpassi. Per ora, comunque si tratta di un progetto pilota per comprendere in quale misura possa essere integrato questo tipo di soluzione nel traffico cittadino”, ha spiegato Vlacic.

Lo spirito che anima l’iniziativa trova fondamento anche nella ricerca di nuovi strumenti per lottare contro il problema dell’inquinamento ambientale ed acustico. Le prime applicazioni, infatti, potrebbero trovare posto nell’ automotive elettrico o comunque ecologico, correlato al trasporto pubblico .

“Il sistema potrà essere disinseribile a piacimento. Sono dell’idea che un controllo elettronico comunque possa diminuire sensibilmente il numero degli incidenti stradali e il livello di stress provocato dal traffico. La Comunità Europea, forse, condivide la nostra visione, dato che stiamo collaborando al suo progetto di cyber-car che dovrebbe completarsi nel 2012”, ha aggiunto Vlacic.

La cyber-car europea è apparsa in pubblico qualche settimana fa sulla riviera francese. Il design ricorda molto i mezzi elettrici utilizzati sui campi da golf, ma il cuore pulsante nasconde un sistema sofisticato sviluppato dalla francese INRIA , l’Istituto Nazionale francese per la robotica e automazione. Per ora il mezzo è in grado di muoversi autonomamente su un percorso programmato, ma in futuro nessuno nega l’eventualità di una piena libertà. Qualche malalingua fa notare che l’algoritmo anti-pirata della strada dovrà essere più che avanzato per adattarsi alle condizioni ambientali del tutto “speciali” del traffico italiano.

Dario d’Elia

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Pubblicato il 30 nov 2005
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