Satelliti spia, nuovo record americano

Satelliti spia, nuovo record americano

Gli Stati Uniti gestiscono una flotta di satelliti superiore per numero alla somma dei satelliti messi in orbita da tutti gli altri paesi. Molti servono a spiare il resto del Mondo
Gli Stati Uniti gestiscono una flotta di satelliti superiore per numero alla somma dei satelliti messi in orbita da tutti gli altri paesi. Molti servono a spiare il resto del Mondo


Washington (USA) – Sta sollevando molta polvere il database appena reso pubblico negli Stati Uniti dalla Union of Concerned Scientist (UCA), un gruppo di ricercatori americani da sempre impegnati nel portare a galla quelli che ritengono i nodi critici della ricerca e della tecnologia spesso sottaciuti dal Governo e dalle istituzioni americane. Si tratta infatti di un database che informa sui satelliti che girano sopra le nostre teste.

Già i numeri fanno riflettere: gli States oggi gestiscono una costellazione di 413 satelliti a fronte dei 382 che appartengono a società e governi di altri paesi. Un gran numero di questi satelliti è utilizzato per finalità commerciali tradizionali, per veicolare contenuti su aree spesso assai vaste, ma non sono pochi quelli dedicati interamente, o in parte, al monitoraggio delle attività umane nel Mondo.

Il database messo a punto da UCA è particolarmente interessante: viene aggiornato più o meno ogni trimestre, si scarica in un file.xls ed è dedicato espressamente a rendere pubblico ciò che non lo è . “Il nostro scopo nel produrre il database – spiegano gli scienziati UCA – è creare uno strumento di ricerca sia per specialisti che per non specialisti, raccogliendo informazioni open source su satelliti oggi operativi e presentandole in un formato che possa facilmente essere manipolato per finalità di ricerca e di analisi”.

Il database include informazioni su pressoché tutti i satelliti “ma – spiega UCA – non contiene i dettagli necessari a localizzare i singoli satelliti”. E’ però possibile determinare quanti e quali sono quelli dedicati a certe specifiche attività, a che altitudine si trovano e da lì aggregare dati sui “network” di satelliti pensati per gli scopi più diversi. In particolare sono quattro le domande alle quali il database può rispondere facilmente, secondo UCA:

1. Quanti satelliti ciascun paese ha in orbita e per quali scopi vengono utilizzati
2. Quanti sono i satelliti militari rispetto a quelli commerciali
3. Quali paesi hanno satelliti capaci di osservare il pianeta
4. A quali altitudini orbitano la maggior parte dei satelliti

Eseguendo una comparazione tra la dotazione satellitare americana e quella del resto del Mondo, dunque, si scopre ad esempio che gli Stati Uniti dispongono di quasi 100 satelliti dedicati ad attività militari e di intelligence, un numero pressoché equivalente a quello di cui dispongono tutti gli altri paesi, in particolare Russia e Cina.

“Il database – spiegano ancora i ricercatori – contiene 21 tipologie di dati per ciascun satellite, inclusi dati tecnici su ciascuno di essi (massa, potenza, data di lancio, aspettativa di vita) e sulla loro orbita (apogeo, perigeo, inclinazione e periodo) nonché dati su come viene utilizzato ogni satellite, chi lo possiede e chi lo ha costruito”.

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Pubblicato il
13 dic 2005
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