Nanoarmature pronte per il 2007

Nanoarmature pronte per il 2007

Un'azienda israeliana ha iniziato la produzione di un nuovo materiale cinque volte più resistente dell'acciaio. Prime applicazioni: giubbotti anti-proiettile e blindature
Un'azienda israeliana ha iniziato la produzione di un nuovo materiale cinque volte più resistente dell'acciaio. Prime applicazioni: giubbotti anti-proiettile e blindature


Gerusalemme (Israele) – In un secolo che sembra trasformare in realtà le più estreme fantasie steampunk non possono mancare rivoluzionari gadget militari. L’ultimo è una sorta di armatura costituita da nanocosi, che dimostra quanto la scienza dei materiali stia correndo.

ApNano , azienda israeliana specializzata in nano-tecnologie, ha realizzato un materiale in grado di sopportare shock di ogni genere. Presso la “School of Mechanical, Materials and Manufacturing Engineering” della University of Nottingham il professor Yan Qiu Zhu ha eseguito numerosi test che dimostrano l’incredibile resistenza di questo composto . Un proiettile di acciaio sparato a 1,5 km al secondo non è riuscito a scalfire il prototipo: in pratica il materiale è stato in grado di assorbire un impatto di 250 tonnellate per centimetro quadrato, come se quattro vecchie locomotive diesel avessero impattato contro un’area grande come un’unghia. Dati da capogiro per i ricercatori specializzati nel settore. Un ulteriore test eseguito presso Ecole Central di Lione ha dimostrato che con pressione isostatica la stabilità del materiale si mantiene inalterata fino a 350 tonnellate per centimetro quadrato .

La nanostruttura del materiale sfrutta una disposizione multi-strato ed è il risultato di una sofisticata manipolazione a livello atomico, che permette di raggiungere altissimi livelli di resistenza. Il gruppo di ricerca della ApNano è riuscita a sintetizzare alcuni composti inorganici come WS2, MoS2, TiS2 e NbS2 in piccole nanosfere e nanotubi vicini nella struttura ai fullereni , molecole di carbonio simili a quelle del diamante e della grafite.

I fullereni inorganici prodotti da ApNano nei laboratori israeliani di Nes Ziona si sono dimostrati non solo più economici delle versioni organiche , ma anche dotati di qualità ignifughe, stabilità molecolare e atossicità. La combinazione con altri materiali ha permesso di raggiungere livelli di resistenza 5 volte superiori rispetto all’acciaio, in altri casi qualità elastiche combinate con la capacità di assorbire impatti violenti. Insomma, queste soluzioni si profilano come le migliori candidate per giubbotti e blindature per mezzi di domani.

“Attualmente siamo in grado di produrre pochi chili di materiale al giorno, ma nei prossimi sei mesi, con le nuove infrastrutture, saremo in grado di arrivare ad almeno 100/200 kg giornalieri. La produzione industriale su vasta scala sarà raggiunta solo nel 2007”, ha spiegato il dottor Menachem Genut, CEO di ApNano.

Il prezzo di commercializzazione non è stato reso noto, ma secondo i tecnici sarà soprattutto il costo dei materiali ad incidere. I primi modelli saranno disponibili fra tre anni. Goblin e Orchetti non potranno che esultare per le nuove nanoarmature.

Dario d’Elia

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Pubblicato il
14 dic 2005
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