Centomila dollari per aver condiviso un film

Centomila dollari per aver condiviso un film

La Paramount, gigante dell'industria cinematografica, denuncia un giovane sospettato di aver diffuso su Internet un film in DVD. E chiede un risarcimento danni esorbitante
La Paramount, gigante dell'industria cinematografica, denuncia un giovane sospettato di aver diffuso su Internet un film in DVD. E chiede un risarcimento danni esorbitante


Cincinnati (USA) – Gli avvocati della Paramount Pictures , uno dei maggiori studios hollywoodiani (Viacom) affiliati alla MPAA , cercano di cavalcare l’onda delle recenti vicende di cronaca per far infliggere una condanna da record ad un giovane cittadino dell’Ohio, accusato di aver diffuso illegalmente su Internet l’ultimo film con Samuel L. Jackson, Coach Carter .

Paramount ha presentato denuncia presso il tribunale federale di Blue Ash, nei pressi di Cincinnati, nella speranza di ottenere una sentenza finora senza precedenti: centomila dollari di danni , calcolati in base alla legislazione statunitense sulla proprietà intellettuale.

L’accusa per Russell Lee, il presunto colpevole, è di aver utilizzato un popolarissimo software P2P, eDonkey, per ottenere e condividere il preziosissimo film , del valore commerciale di appena 21,99 dollari . “Non ho fatto niente, sono innocente, non riesco a capire il motivo di questo accanimento”, si difende Lee.

Le forze di polizia hanno fatto irruzione nell’abitazione di Lee, riporta un telegiornale dell’Ohio , ed hanno confiscato quattro elaboratori. L’accusato, secondo Paramount, avrebbe inoltre tentato di cancellare le prove del misfatto dal proprio disco rigido.

L’uomo ha immediatamente addotto un alibi apparentemente inossidabile ed ha dichiarato alla stampa locale che “probabilmente qualcuno ha utilizzato la mia connessione wireless non protetta per sfruttare il mio abbonamento Internet”. “Qualsiasi malintenzionato potrebbe aver parcheggiato di fronte alla mia finestra”, continua Lee, “ed una volta ottenuto l’accesso alla Rete, potrebbe aver scaricato qualsiasi cosa”.

Il presunto pirata si è poi lanciato in un appello destinato a tutti gli utenti: “Mi raccomando”, si confida con languore in una intervista, “se utilizzate Internet senza fili dovete fare attenzione che tutto venga installato da un tecnico di fiducia, perché altrimenti rischiate di finire nei guai proprio come nel mio caso”.

Il caso rimane aperto: Paramount riuscirà ad avere ragione, forte di gigantesche disponibilità finanziarie ed una potenza di fuoco giuridica impressionante, tipica di qualsiasi azienda cinematografica, o il candido Lee la farà franca? MPAA non ha dubbi: la pirateria è un crimine che va punito senza pietà.

Tommaso Lombardi

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Pubblicato il
15 dic 2005
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