San Francisco (USA) – Benché provenienti da Occidente, la Cina ha deciso di accogliere senza riserve gli standard Linux promossi dal Free Standards Group ( FSG ). La nota organizzazione non profit statunitense, da tempo impegnata nello sviluppare e sostenere standard per il software open source, ha infatti inaugurato a Pechino un centro per la certificazione dei prodotti Linux nato sotto l’auspicio dello stesso Governo cinese.
Gestito in cooperazione con il China Electronics Standardization Institute ( CESI ), il laboratorio avrà il compito di certificare la conformità delle distribuzioni e delle applicazioni Linux cinesi ai requisiti della Linux Standard Base (LSB), una specifica standard che promuove l’interoperabilità fra le varie distribuzioni del Pinguino.
L’FSG, che ha base a San Francisco, ha tenuto a sottolineare come quella di Pechino sia la prima autorità di certificazione di LSB nata al di fuori degli Stati Uniti . Per l’organizzazione americana lo sbarco in Cina è del resto un passo di grande rilievo: questo paese, che ha il più ampio bacino di potenziali utenti di tecnologie a basso costo, è infatti destinato a giocare un ruolo sempre più importante nella promozione e nello sviluppo di Linux e del software open source.
“L’autorizzazione all’uso e alla certificazione dello standard LSB da parte del Governo cinese è un passo importante per mantenere uno standard Linux unificato in tutto il mondo”, ha affermato l’FSG in un comunicato. “Questo non solo dimostra i significativi progressi fatti dall’FSG per estendere l’accettazione di LSB, ma anche la capacità di sostenere e accelerare lo sviluppo di un’industria cinese legata a Linux che aderisce a standard accettati internazionalmente”.
Verso la fine dello scorso anno lo standard Linux promosso dall’FSG, che si compone di linee guida, API (Application Program Interface), librerie, tool di sviluppo e documentazione, ha ricevuto l’importante approvazione dell’ISO/IEC . I suoi promotori sperano che questo riconoscimento possa spingere un crescente numero di aziende del settore, tra le quali già figurano IBM, HP, AMD, Dell, Novell, Sun, Google e alcuni tra i principali distributori di Linux, ad abbracciare LSB. Di questa specifica lo scorso settembre è stata partorita la versione 3.0 , che ora supporta tutte le principali piattaforme hardware su cui oggi gira Linux.