3D Mark 2006 spreme le nuove GPU

3D Mark 2006 spreme le nuove GPU

Sotto torchio per l'ennesima volta le GPU delle schede video grazie al nuovo benchmark di Futuremark
Sotto torchio per l'ennesima volta le GPU delle schede video grazie al nuovo benchmark di Futuremark


Espoo (Finlandia) ? Futuremark , nota azienda produttrice di benchmark apprezzati dagli utenti più smanettoni, ha rilasciato il nuovo programma 3D Mark 2006 per la misurazione delle prestazioni delle schede video 3D.

3D Mark 2006 può contare su di una grande tradizione di benchmark per ogni dispositivo, non mancano infatti a catalogo i programmi per la misurazione velocistica dei processori e dei sistemi completi, dai PC ai dispositivi mobile. Il 3D Mark 2006 è però dedicato a tutti gli sviluppatori che vogliono conoscere, per esempio, le qualità dei propri driver per chip grafici, in particolar modo quelli del mercato mainstream, che si danno battaglia a suon di numeri e schede video.

Il nuovo benchmark della casa finlandese aggiunge, rispetto al modello dello scorso anno, tutta una serie di prove che sfruttano al massimo le caratteristiche delle nuove schede grafiche tra cui l’High Dynamic Range (HDR) e la terza versione di Shader Model (SM3.0). 3D Mark 2006 non è però per tutti, non vanta infatti prestazioni troppo scalabili e richiede una dotazione hardware di tutto rispetto . Solamente per poter funzionare il benchmark esige una scheda video dotata almeno di 256 MB di memoria RAM e compatibile con DirectX 9, processore con frequenza superiore ai 2,5 GHz e 1 GB di memoria RAM.

Per poter compiere i test sulle performance delle caratteristiche tecniche HDR e SM3.0 l’azienda avverte che è necessario avere una scheda compatibile con queste richieste. Non si preclude la possibilità di testare schede a cui le sopraccitate funzionalità manchino, ma, come risulta ovvio aspettarsi, i test condotti sarebbero inutili e fornirebbero solamente risultati falsati.

L’applicativo dimostrativo include una buona selezione di configurazioni ampiamente personalizzabili che comprendono opzioni multiple per quel che riguarda la risoluzione, l’ antialiasing , le texture e la qualità dell’immagine. Nuove opzioni vengono poi sbloccate dalle due versioni a pagamento che propongono nuovi tool per la misurazione di altre componenti come Fill Rate, Vertex Shader e Pixel Shader, test per la comparazione della qualità delle immagini e meccanismi di automazione per eseguire test in loop.

Gli scenari nei quali si svolgono i test riprendono quelli della versione precedente , apportando ovviamente un carico di lavoro maggiore per la GPU con texture e luci più complesse. Ai classici Return to Proxycon, Firefly Forest e Canyon Flight si aggiunge anche Deep Freeze che propone un panorama innevato e la simulazione del cambiamento di luce nel corso di una giornata.

Nonostante da un lato i benchmark risultino sempre più apprezzati dai videogiocatori, grazie ai quali riescono a comprendere al meglio le potenzialità della propria scheda, dall’altro non sono in pochi coloro che rilevano discrepanze tra le prestazioni misurate dal test e quelle oggettivamente visibili nel corso di una partita ad un videogioco. Per questo motivo i benchmark, da tempo, non vengono più considerati oracoli infallibili ma semplici programmi capaci di misurare determinate performance in determinate situazioni .

La Basic Edition, gratuita e scaricabile direttamente dal sito di Futuremark , pesa poco più di 500 MB e, una volta installata, occupa circa 1,5 GB di spazio sul disco. L’Advanced Edition, da circa 30 dollari , è già disponibile assieme alla versione Professional, che di dollari ne costa quasi 500 .

Dario Panzeri

Link copiato negli appunti

Ti potrebbe interessare

Pubblicato il 20 gen 2006
Link copiato negli appunti